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perdita da condono

<HTML>OK, volevo solo capire se tu fai la scrittura:
RISERVA DA CONDONO a ATTIVITA' ELIMINATA

e poi in bilancio la riserva da condono la metti nel patrimonio netto con segno negativo?</HTML>
 
<HTML>ehm, ehheeh, io utilizzo la procedura sopravvenienze passive e attive.. cmq come dici giustamente tu charlot, va valutato l'impatto sul bilancio civile di detta perdita.</HTML>
 
<HTML>OK ci siamo compresi.
Io ho dovuto usare, per esigenze di bilancio (cioè risultati non influenzati da sopravvenienze da condono), l'ultilizzo o la formazione di riserve da condono, ma per il caso di Maria non vedo altre soluzioni di quella di iscrizione di sopravvenienza, perdita in bilancio, copertura perdita da parte dei soci oppure azzeramento e ricostituzione del capitale sociale.
Saluti</HTML>
 
<HTML>Ho letto i vostri ragionamenti e nulla da ridire sulle scritture adottate per l' eliminazione delle attività o passività fittizie; infatti in entrambi i casi fiscalmente sono entrambi irrilevanti. Nel mio caso e credo anche in qualche altro in sede dichiarativa la perdita di bilancio ha seguito delle riprese ha dato origine ad un reddito positivo che è stato tassato secondo la normativa. Civilisticamente non avendo creato una riserva in quanto le attività eliminate sono state portate a sopravv. pass.inded. (eliminazione delle rimanenze) e non avendo altre riserve di bilancio che mi consentono di coprire la suddetta credo sia corretto coprirla con la ricostituzione del capitale .</HTML>
 
<HTML>
sul ventiquattr'ore del 10.3.2003 : (matrix lo citava in un suo post a luglio)
"Se non vi sono riserve disponibili è opportuno rilevare comunque la sopravvenienza passiva, che causerà una perdita civilistica la quale, se a sua volta riduce il capitale sociale oltre i limiti previsti dalla legge, comporta l'obbligo di ricostituirlo seguendo le procedure di cui agli articoli 2446 e 2447 del Codice civile."</HTML>
 
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