Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Perchè tra le aziende si fattura l'iva?

ci sarebbe inoltre da considerare l'applicazione di diverse aliquote iva tra azienda e azienda: chi va a credito iva, spesso acquista ad un'aliquota inferiore rispetto a quella che applica alle vendite.
Ciao - Gianni
 
Anche in questo caso rimarebbe una partita di giro...
non proprio: il meccanismo del reverse charge in edilizia è stato creato appositamente per evitare danni erariali: se io compro materiale al 21% e rivendo al 10%, vado a credito e chiedo il rimborso, altro che partita di giro...
Il tuo dubbio è più che legittimo in caso di aliquota unica acq/vendite e rapporti tra aziende.
Inoltre una tassa nasce perchè il contribuente usufruisce di un servizio dallo stato (es. smaltimento rifiuti) - l'imposta deriva al contrario da un comportamento del contribuente o da una sua qualità...(es. percezione di reddito).
Ma non credo che questo ti sia sufficiente.
Ciao - Gianni
 
gianni1968
il meccanismo del reverse è stato creato per evitare danni all'erario per truffe e comportamenti anomali, ma la neutralità permane anche nel caso da te prospettato che riporto
non proprio: il meccanismo del reverse charge in edilizia è stato creato appositamente per evitare danni erariali: se io compro materiale al 21% e rivendo al 10%, vado a credito e chiedo il rimborso, altro che partita di giro..
dimentichi che se io vado a credito e chiedo il rimborso è perchè qualcuno in precedenza ha versato il 21%.
ciao
 
Possiamo fare mille esempi ma l'IVA per l'impresa è una partita di giro. Non c'è nessun guadagno e nessuna perdita, sia che si acquisti e vendi a percentuali diverse, sia che si usi un meccanismo come il reverse charge.
Nei casi invece in cui l'iva non detraibile diventa un costo per l'azienda (uso promiscuo ad es.) deriva dal tipo di acquisto effettuato, cioè se questo è o meno imputabile esclusivamente all'attività d'impresa (semplificando molto).

La mia domanda iniziale non trova risposta:mad:;)
 
Ultima modifica:
Possiamo fare mille esempi ma l'IVA per l'impresa è una partita di giro. Non c'è nessun guadagno e nessuna perdita, sia che si acquisti e vendi a percentuali diverse, sia che si usi un meccanismo come il reverse charge.
Nei casi invece in cui l'iva non detraibile diventa un costo per l'azienda (uso promiscuo ad es.) deriva dal tipo di acquisto effettuato, cioè se questo è o meno imputabile esclusivamente all'attività d'impresa (semplificando molto).

La mia domanda iniziale non trova risposta:mad:;)

Ho ritrovato un manuale iva del 1991 (E. Lamioni - F. Preziosi), spulciandolo trovo queste definizioni che vi cito testualmente:
1) l'iva è un'imposta neutra, in quanto prescindendo dal n° di passaggi intermedi, fermo restando il prezzo finale, essa rimane invariata;
2) l'iva è imposta trasparente in quanto in ogni passaggio intermedio essa è sempre tenuta distinta dal prezzo;
3) l'iva è imposta UNICA PERCHE' L'ONERE COMPLESSIVO E' IL MEDESIMO ANCHE SE FOSSE CALCOLATO SOLTANTO SUL PREZZO FINALE;
4) L'IVA E' UN'IMPOSTA A PAGAMENTI FRAZIONATI PERCHE' L'ONERE COMPLESSIVO VIENE DISTRIBUITO FRA TUTTI GLI OPERATORI CHE INTERVENGONO NEL CICLO PRODUTTIVO-DISTRIBUTIVO

Nel paragrafo dedicato ai soggetti passivi e rivalsa, sempre testualmente:
la rivalsa costituisce un diritto-dovere in quanto il soggetto deve pretendere oltre il corrispettivo pattuito, anche il pagamento dell'imposta, poichè, ASSUMENDO LA FIGURA DI "ESATTORE", gli sorge l'obbligo di riversarla poi all'erario.

Ciao - Gianni
 
Gianni!

Una volta che il meccanismo dell'iva è stato creato tutto quello che scrivi è vero ed è sacrosanto!
Forse non mi so spiegare io. La mia domanda è: PERCHE' NON LA VERSA SOLO L'AZIENDA CHE VENDE AL CONSUMATORE FINALE?
Lo riporti anche tu che l'imposta non cambierebbe in caso il rapporto si limitasse solo tra AZIENDA e CONSUMATORE.

Poi che ogni azienda diventa ESATTORE è giusto!

Tutte le spiegazioni che mi stai dando girano intorno alla domanda ma non l'affrontano realmente. :confused:
 
Alto