Ciao
Dal 2008 non è più obbligatorio per i titolari di partita IVA avere un conto corrente (e conseguentemente i mezzi di pagamento ad esso collegati - ivi inclusa la carta di credito) esclusivamente dedicato all'attività d'impresa e separato da quello personale, obbligo, invece, che era stato previsto nel lontano 2006 dal decreto Bersani 4/7/2006 n.223 ora abrogato. Pertanto la risposta è sì, legalmente e fiscalmente potresti farlo.
Tuttavia molti commercialisti tendono ugualmente a consigliare la separazione perché alcuni vantaggi effettivamente esistono, in primis quello di controllo dei propri flussi di cassa (entrate/uscite), ma anche di controllo da parte dell'Agenzia delle Entrate in caso di verifica. In particolare attenzione proprio alle utenze "promiscue", la cui deducibilità spesso viene contestata dall'AdE perché, a suo avviso, riconducibili alla sfera personale anziché professionale: determinati comportamenti potrebbero avvalorare alcune posizioni piuttosto che altre. Stiamo cmq parlando di sfumature. Potrebbe invece essere la banca emittente della carta a "farsi sentire", perché determinate agevolazioni vengono riservate solo a persone fisiche e non a ditte e, quindi, potrebbe "trasformarti" la carta/il conto da personale ad aziendale con costi completamente differenti. Questo per esperienza personale.