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Note di credito

In data 15/03/23 riceviamo una fattura (es. 100 + IVA 22%). Contestiamo una parte della fattura (20+IVA 22% = 24,4). Il fornitore ci emette nota di credito per 24,4 in data 27/10/23. La N.C. non è esposta come imponibile 20 e imposta di 4,4 ma come totale imponibile 24,4 con codice IVA N2.2. E' corretto?
 
Un fornitore emette fattura per imponibile 175.507.49, totale IVA 17.550.75 ma il totale a pagare è più basso 192.775.78. La differenza è di Euro 282.46.
Quale è la corretta rilevazione contabile? Nel corpo della fattura non c'è alcun riferimento ad omaggi.
 
il fornitore sostiene che non essendoci un accordo scritto dove è evidenziato che non siamo tenuti a pagare il materiale, il fornitore l ostorna come "abbuono" e si porta a cost oanche l'IVA. A vs avviso è corretto?
c'è una contestazione, non si sa se scritta o verbale:
- se c'è corrispondenza scritta io avrei emesso nota credito con iva "per differenze qualitative ultima fornitura".
- se c'è contestazione solo verbale, io non avrei emesso nessuna nota credito rilevando in contabilità de semplici abbuoni.

Aldilà delle cifre in ballo assai modeste, il fornitore versa l'iva ma non la recupera con la nota di credito, se non come maggior costo da dedurre dalle imposte dirette; il cliente si detrae iva x intero e deduce un minor costo (maggiorato di iva) dalle imposte dirette.
La soluzione del fornitore non mi piace, ma non mi porrei troppi problemi per la regolare registrazione contabile... questo sempre a mio discutibile parere.
 
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