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non versare acconto irpef

cxlore

Utente
ciao,
nel 2015 ho cambiato datore di lavoro quindi nel 730 di quest'anno, unendo due cud sono a debito. Quest'anno poi dovrei pagare anche gli acconti irpef 2016 (1600€ circa). Io sono sicuro che quest'anno non cambierò datore di lavoro e non avrò altri redditi; visto che gli acconti sono una bella cifra mi conviene non pagarli?
 
Mi scuso se mi aggancio a questo post ma mi ritrovo in una situazione simile.

Descrivo la situazione:
mio marito ed io siamo entrambi lavoratori dipendenti con due figli a carico e presentiamo al CAF il 730 congiunto precompilato (dalla sottoscritta). Da quando abbiamo i figli (e sono 12 anni) siamo sempre stati a credito.
Nel 2015 mio marito ha cambiato lavoro e NON gli sono state fatte tutte le corrette trattenute Irpef, per questo motivo quest'anno per i redditi del 2015 siamo andati a debito. Fin qui nulla da dire, se non fosse che è scattato in automatico il calcolo degli acconti per il prossimo anno.
Nel 2016 non ci saranno due CUD per lui e quindi torneremo sicuramente ad essere a credito; per questo motivo io volevo scegliere di non pagare gli acconti per i redditi del 2016 (anche perchè sono un bel po' di soldi) ma il CAF a cui presento il 730 mi ha detto che non si può più. Mi è stato detto che se non avessi pagato gli acconti per il 2016, l'agenzia delle entrate avrebbe emesso una cartella esattoriale (si chiamano così?) per ottenere il dovuto, noi rientreremmo dei soldi non dovuti al fisco col 730-2017 per i redditi del 2016 (a luglio 2017).
Non essendo io una fiscalista (anche se il precompilato dell' Agenzia delle entrate mi permetteva di selezionare la scelta "non versare gli acconti") mi sono fidata e cosi abbiamo fatto. A maggio, tramite il questo CAF, ho presentato il nostro 730 congiunto con la scelta di pagare il primo acconto in forma rateizzata ed il secondo acconto di novembre necessariamente in un unica soluzione.
Pur avendo scelto la rateizzazione lo stipendio di mio marito (è il suo datore di lavoro che fa da sostituto d'imposta) arriva ridotto di 1/3 e a novembre (quando si dovrà versare il secondo acconto) verrà quasi azzerato. Per far fronte alle spese ordinarie di questi mesi siamo dovuti ricorrere ai risparmi.

Da qui i miei quesiti:
1- avevo la possibilità di scegliere di non pagare gli acconti oppure ha ragione il CAF?
2- nel caso questa possibilità fosse esistita come posso ora apportare modifiche e non pagare almeno il secondo acconto di novembre? (un 730 di rettifica?)

Vi ringrazio fin d'ora dell'aiuto che qualche esperto potrà e vorrà darmi.

Cordialmente
SP
 
Buongiorno a tutti.
Scrivo per chiedere conferma della validità di quanto sopra anche nel 2017.

Lo scorso anno, a causa di un cambio di datore di lavoro (sono lavoratore dipendente), non ho versato tutta l'irpef dovuta nel 2016, e pertanto mi ritrovo sul 730 di quest'anno a debito di circa 2700 euro.
Come gli utenti sopra, il prospetto mi calcola anche un corposo acconto per il 2017. So per certo che nel 2017 non cambierò datore di lavoro, e che questo mi sta quindi applicando l'aliquota corretta.
Posso flaggare tranquillamente al rigo F6 la scelta di non versare acconti IRPEF? E per l'addizionale comunale vale lo stesso discorso?

Un'altra domanda pià generica: ammettiamo che il mio datore di lavoro impazzisca, e mi faccia pagare meno irpef di quanta dovrei (non so se sia possibile...normalmente viene effettuato un conguaglio finale sulla busta paga di dicembre). Mi ritroverei anche il prossimo anno a debito sul 730.
Cosa succede in tal caso? Vengo sanzionato per aver scelto -oggi- di non versare acconti per il 2017?

Grazie.
 
1) credo che la risposta sia affermativa, ovviamente se tutto va secondo le tue previsioni
2) credo che se il datore di lavoro effetti un conguaglio tu sia a posto, mentre se invece, come dici tu, il datore impazzisce e non effettua il conguaglio, allora sono cavoli tuoi
ciao
 
la scelta di non versare acconto può essere fatta anche per l'addizionale comunale (rigo F6 colonna 3)? il discorso è analogo a quello dell'irpef?
grazie
 
Mi trovo nella stessa situazione:
il prospetto mi calcola anche un corposo acconto per il 2017. So per certo che nel 2017 non cambierò datore di lavoro, e che questo mi sta quindi applicando l'aliquota corretta.
Posso flaggare tranquillamente al rigo F6 la scelta di non versare acconti IRPEF?

Nel mio caso se pagassi saldo e acconto, pur rateizzando il rateizzabile, lo stipendio verrebbe più che dimezzato per 5 mesi di fila, il che non è sostenibile nella mia situazione. Se invece decido di non versare acconto, rateizzando il saldo se non altro un modo per campare lo trovo...

Mi domando soltanto: perché, alla signora che ha scritto sopra, il CAF ha risposto che non si può fare?
 
Buonasera,
gentilmente qualcuno che mi aiuti a capire una contestazione dell'Ade.
Nell'Unico 2015 (redditi 2014) avevo un debito in acconto Irpef di 7.000 euro, di questi ne ho versati 3.000 come primo acconto 2015 e poi nulla.
Nell'Unico 2016 (redditi 2015) avevo una imposta di 2.800 euro, acconti per 3.000 e un debito come restituzione bonus irpef di 200 per cui sono andata in pari e non ho versato nulla a saldo, ma ovviamente mi richiedevano comunque 2.800 di acconti (1.120 primo acconto e 1.680 secondo acconto che non ho versato).
L'AdE con riferimento all'Unico 2016 mi scrive e mi dice che devo pagare sanzioni e interessi per l'omesso versamento di 1.680 euro, mi chiede quindi 168,00 euro (pari al 10% di 1.680) + interessi.
Ma non capisco perché su questa cifra? E se nel 2015 ero andata in pari e non ho versato nulla a saldo perché mi contestano lìomesso versamento degli acconti?

Grazie
 
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