Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Naspi in caso di dimissioni nel primo anno di maternità

Salve Domenico
Trovandola molto ferrato in materia vorrei sapere se mi spetta la naspi.Lavoro per quest azienda da settembre 2010 a tempo indeterminato.sono a casa da gennaio 2013 per interdizione anticipata,obbligatoria,interdizione post partum,ferie,facoltativa il tutto ripetuto tre volte perche' ho fatto tre figli di seguito e prima che finissi la facoltativa aspettavo di nuovo e cosi' ricominciavo con l anticipata e tutto il resto.pensavo di dimettermi entro l anno dell ultimo figlio.ho diritto alla naspi o I 30g di lavoro effettivo non mi vengono considerati poiche' si va troppo indietro negli anni?
Grazie
 
Salve Maria, nella fattispecie descritta, non si pone alcun problema circa il diritto alla indennità naspi.

L'inps a riguardo precisa che " I periodi di assenza dal lavoro per maternità obbligatoria, se all'inizio dell'astensione risulta già versata o dovuta contribuzione ed i periodi di congedo parentale purché regolarmente indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro, ove si verifichino o siano in corso nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione, determinano un ampliamento - pari alla durata degli eventi medesimi - del periodo di dodici mesi all’interno del quale ricercare il requisito delle trenta giornate ( p.2.2, lett. c, della circolare sotto indicata)

Saluti domenico


https://www.inps.it/bussola/Visuali...colari/Circolare numero 94 del 12-05-2015.htm
 
Grazie della risposta!saprebbe anche dirmi se la naspi ammonterebbe mensilmente alla mia retribuzione attuale o a che percentuale in meno?
Inoltre per richiederla qual e' l'iter da seguire?
1)dare le dimissioni entro l anno di mio figlio convalidate alla direzione provinciale del lavoro
E poi cosa devo fare?
Grazie
 
Salve Maria, per il calcolo dell'indennità naspi si prende a riferimento la retribuzione imponibile previdenziale degli ultimi 4 anni, si divide la retribuzione per il totale delle settimane moltiplicata per il coefficiente 4,33, come può osservare non ha alcuna importanza quella che è la retribuzione attuale;

riguardo la procedura da seguire, una volta convalidate le dimissioni dovrà recarsi al centro per l'impiego per ottenere lo stato di disoccupazione, successivamente potrà inoltrare richiesta di indennità naspi, preferibilmente per il tramite del patronato.

Saluti domenico
 
Salve
Sono una collaboratrice domestica in maternità obbligatoria Fino ad ottobre ,purtroppo il mio rapporto con il mio datore di lavoro non è più lo stesso(lei si è arrabbiata perché sono rimasta incinta e non mi parla più ) sì che vorrei dimmetermi visto che gli ho chiesto di licenziarmi e non ha voluto.
La mia domanda è essendo collaboratrice domestica e facendo io le dimissioni ho diritto al NASPI ?
Grazie della informazione
 
Salve
Sono una collaboratrice domestica in maternità obbligatoria Fino ad ottobre ,purtroppo il mio rapporto con il mio datore di lavoro non è più lo stesso(lei si è arrabbiata perché sono rimasta incinta e non mi parla più ) sì che vorrei dimmetermi visto che gli ho chiesto di licenziarmi e non ha voluto.
La mia domanda è essendo collaboratrice domestica e facendo io le dimissioni ho diritto al NASPI ?
Grazie della informazione
anche per le colf per licenziamenti entro l'anno del bambino:
presenti le dimissioni convalidandole presso la Direzione Territoriale del Lavoro,
non devi dare preavviso, anzi ti dovrà essere corrisposto il mancato preavviso,
e hai diritto alla Naspi
 
Buongiorno Domenico,sono una felice mamma di una bimba di tre mesi,sto per iniziare i sei mesi di maternità facoltativa con lo stipendio ridotto al 30/40%....
Se dessi le dimissioni sul finire di questi 6 mesi (o durante),quindi senza rientrare a lavoro avrei diritto al sussidio di disoccupazione...ho letto un po'di pagine indietro ma ho fatto un po'di confusione.
Se si per quanto tempo?
Io sono una lavoratrice a contratto indeterminato per una ditta privata,ho usufruito della maternità a rischio più quella obbligatoria e sono dipendente da quattro anni circa.
Mi scusi e porti pazienza per la domanda che forse e'gia stata espressa da altre utenti.
Un saluto
 
Salve Ambra, le dimissioni (da convalidare c/o la direzione territoriale di appartenenza) potrà darle quando vuole purchè entro l'anno di età della bimba;

non deve garantire il periodo di preavviso, il datore di lavoro è tenuto ad corrispondere l'indennità di mancato preavviso,

ha diritto alla indennità di disoccupazione, la durata della stessa è pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi 4 anni.

Come detto in altre occasioni, da quanto risulta allo scrivente, con particolare riguardo alla durata, alcune sedi Inps escludono le settimane c.d. figurative dovute all'assenza per maternità obbligatoria e facoltativa, per cui il riferimento alla durata della indennità pari alla metà delle settimane di contribuzione, risulta essere solo teorica;

suggerisco presentarsi c/o la sede Inps di riferimento sul punto.


Saluti domenico
 
Gentile Domenico,
chiedo gentilmente anch'io un suo parere.
La mia situazione lavorativa è la seguente:
1- assunta a tempo indeterminato dal 03/01/2011 con ccnl per studi professionali
2- mamma di due bambine, la più piccola compirà un anno il 18/12 pv, la più grande compirà 3 anni il 04/03/2017. Di entrambe le gravidanze ho fruito dei congedi di maternità obbligatoria e facoltativa (della seconda figlia mi residuano ad oggi 11 gg di maternità facoltativa)
Le mie domande sono le seguenti:
1- per il conteggio dell'indennità di preavviso che mi spetta quale devo considerare? il numero di giorni di preavviso che dovrebbe fornirmi il mio datore di lavoro in caso di licenziamento o quelli che dovrei dare io in caso di dimissioni (nel mio ccnl sono diversi)?
2- è possibile rassegnare le proprie dimissioni scrivendo nella relativa lettera di dimissioni che le stesse avranno effetto dopo un certo numero di giorni? mi spiego: desidererei fruire degli 11 gg di maternità facoltativa ancora a mia disposizione, perciò vorrei consegnare la lettera di dimissioni e poi godere di questi ultimi giorni di maternità a scalare fino al giorno in cui queste avranno effetto.
3- ho contattato la mia sede inps la quale mi ha detto che per il conteggio del valore della naspi non vengono conteggiati i compensi relativi ai periodi di maternità (nè facoltativa nè obbligatoria) e che per il calcolo della quota naspi si va indietro di 4 anni sommando a questi i periodi corrispondenti ai periodi di maternità goduti. le risulta? quindi nel mio caso si andrebbe indietro di 4 anni più 22 mesi (mesi totali di maternità)?
4- mantengo il diritto agli assegni per figli a carico? devo fare richiesta specifica in caso di naspi?
5- è possibile dare le proprie dimissioni via raccomandata con ricevuta di ritorno? in questo caso fa fede la data di spedizione o di ricezione dal parte del DDL?
6- leggo nel suo commento precedente che sembra ci sia qualche interpretazione diversa circa la validità dei mesi di maternità ai fini dei conteggi dei mesi di naspi cui si ha diritto. Nel mio caso specifico negli ultimi 4 anni ho goduto di 22 mesi di maternità: questi sono validi ai fini del conteggio dei mesi della naspi o meno?
la ringrazio anticipatamente
 
Ultima modifica:
Salve pippi:

1) l'indennità sostitutiva del preavviso è pari a quello che il ccnl stabilisce per il licenziamento;

2 ) le dimissioni entro l'anno di età del bambino devono essere convalidate dalla DTL, tenendo conto che le stesse rimangono sospese fino alla convalida, per la comunicazione si hanno due alternative:

al datore si potranno comunicare le dimissioni anche prima della convalida, recandosi successivamente alla dtl, ovvero, per inutili perdite di tempo, convalidare le dimissioni allegando quest'ultime alla lettera di dimissioni e inviarla al datore di lavoro.
Comunque, si ha tutto il tempo per assumere le opportune preventive informazioni c/o la Dtl, considerando che le dimissioni dovrebbero essere rassegnate nel mese di Dicembre p.v.;

3) come già detto in altre occasioni, non tutte le sedi inps hanno lo stesso comportamento, pertanto vorrà attenersi a quanto le è stato detto dalla sede Inps di appartenenza;

4) si agli anf ( la spunta su ho diritto all'assegno);

5) si rimanda al punto 2.

Saluti domenico
 
Alto