quindi per giusta informazione per chi fosse interessato all'anticipo, approvato dopo aver ricevuto le prove....e non prima !!
Nono, io non ho dovuto provare nulla di successivo all'apertura della partita iva, provo a rispiegarlo:
1) L'anticipo è stato liquidato prima della prova di qualunque cosa, unici documenti allegati accettazione naspi e apertura partita iva+comunicazione reddito presunto 2023, perché i requisiti legislativi quelli sono non altri, se poi la normativa è lacunosa problemi di chi legifera non tanto di chi a quelle stesse regole deve attenersi.
2) Nuovamente hanno ricalibrato il tiro nella mail di oggi, dopo che in quella precedente feci riferimento ai requisiti previsti, parlando di anticipo confermato non più provvisoriamente ma in via definitiva, anche perché (nuovamente, lo preciso) la legge prevede il reintegro della somma nei casi di lavoro subordinato o parasubordinato o comunque quando di attività autonoma non può parlarsi.
3) Il documento che a loro mancava nella istruttoria era semplicemente il "recesso dell'azienda", cosa strana perché era presente nei documenti della naspi ordinaria.
Quindi, rebus sic stantibus, la liquidazione verrà fatta nei modi previsti dalla legge, ed il reintegro qualora l'attività sia diversa da quella programmata sarà dovuto nei limiti.
Il problema è nel chi ha previsto una strada diversa per chi è semplice libero professionista non soggetto a ComUnica e a SCIA ma solamente all'apertura della partita iva. Questa lacuna forse verrà colmata forse no, ma non credo interessi a nessuno un'ulteriore complicazione di un procedimento già lento e gravoso, pure tassato alla fine.
La lunghezza di questo procedimento se la gioca con quella del riscatto del mio fondo pensione, praticamente è un gara per vedere quale sia la lumaca che arriva prima tra naspi, fondo e risarcimento del datore di lavoro