Finalmente sono riuscita a parlare con un funzionario INPS, un pò più preparato della media.
Dopo aver premesso che le certezze ci saranno solo ed esclusivamente dopo che INPS avrà inviato alle sedi le circolari a cui attenersi per quanto riguarda le domande di NASPI , ha convenuto sul fatto che i requisiti in caso di licenziamento nel primo anno di vita del bambino "dovrebbero" essere tutti soddisfatti, compreso quello annoso dei 30gg lavorativi effettivi, in quanto il periodo di maternità obbligatoria (non quella facoltativa, e non la malattia ad esempio) è conteggiato come "lavorativo".
Alla fine della telefonata il funzionario ha tenuto a precisare (lo ha fatto almeno 3 volte) che si tratta di una sua interpretazione, e che per avere la certezza è necessario che l'INPS emani le circolari.
Speriamo in bene.
A questo punto chiedo venia del fatto che Domenico su questo argomento sia stato un pò troppo "tirato per la giacchetta" , da parte mia non c'è mai stata diffidenza ma solo ricerca di certezze (riferimenti normativi) maggiori rispetto a quelle dettate da buonsenso e logicità.
Immagino e chiedo conferma del fatto che Domenico basasse le sue certezze, oltrechè sulle dimissioni nel priodo protetto (equiparate al licenziamento) anche sul fatto, appunto che il periodo di maternità obbligatoria viene conteggiato come lavorativo.
Certo che però il legislatore avrebbe potuto scrivere "30 gg di lavoro effettivo o equivalente" per non creare confusione.....
Ora aspettiamo le circolari INPS, con un pò meno di ansia...
Dopo aver premesso che le certezze ci saranno solo ed esclusivamente dopo che INPS avrà inviato alle sedi le circolari a cui attenersi per quanto riguarda le domande di NASPI , ha convenuto sul fatto che i requisiti in caso di licenziamento nel primo anno di vita del bambino "dovrebbero" essere tutti soddisfatti, compreso quello annoso dei 30gg lavorativi effettivi, in quanto il periodo di maternità obbligatoria (non quella facoltativa, e non la malattia ad esempio) è conteggiato come "lavorativo".
Alla fine della telefonata il funzionario ha tenuto a precisare (lo ha fatto almeno 3 volte) che si tratta di una sua interpretazione, e che per avere la certezza è necessario che l'INPS emani le circolari.
Speriamo in bene.
A questo punto chiedo venia del fatto che Domenico su questo argomento sia stato un pò troppo "tirato per la giacchetta" , da parte mia non c'è mai stata diffidenza ma solo ricerca di certezze (riferimenti normativi) maggiori rispetto a quelle dettate da buonsenso e logicità.
Immagino e chiedo conferma del fatto che Domenico basasse le sue certezze, oltrechè sulle dimissioni nel priodo protetto (equiparate al licenziamento) anche sul fatto, appunto che il periodo di maternità obbligatoria viene conteggiato come lavorativo.
Certo che però il legislatore avrebbe potuto scrivere "30 gg di lavoro effettivo o equivalente" per non creare confusione.....
Ora aspettiamo le circolari INPS, con un pò meno di ansia...