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Mutuo acquisto casa

Riferimento: Mutuo acquisto casa

... Il problema secondo me è che stai accendendo un mutuo di 250 per pagare un saldo di 200. Potrebbero contestarti che quei 50 in più sono una parte del corrispettivo in nero.
Come mai questa differenza?

veramente, per come io ho capito il quesito, l'acquirente rogita per 250 e dinanzi al notaio corrisponde un saldo prezzo di 200 avendo dato già 50 un acconto (magari al compromesso). Il mutuo, ovviamente, è per 250 (ovvero per la maggiore somma che consente di pagare anche gli oneri accessori: notaio, imposte, provvigione agenzia, ecc.).

Al rogito si versa di meno rispetto al prezzo ... perchè la caparra è stata già versata ... nulla di male, nulla di "strano", a mio avviso
 
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A mio personale giudizio è importante capire qual è la destinazione di quei 50 in più. Se sono destinati a coprire altre spese è importante conservare la relativa documentazione (meglio ancora specificare tale distinzione nel contratto di mutuo).
Questo perchè in caso di eventuali controlli sono possibili accertamenti sulla base del valore normale (tenendo conto anche di eventuali mutui stipulati; anche se non c'è un riferimento automatico come nella disciplina iva, comunque i mutui sono un parametro di valutazione). Se poi la compravendita è tra privati e si è scelto la tassazione con il meccanismo del prezzo-valore (cioè sul valore catastale) il pericolo è ancora maggiore: l'eventuale occultamento parziale del corrispettivo comporterebbe infatti la tassazione sul valore pieno dell'immobile.

...E' esattamente il problema che mi ponevo: transazione tra privati con il meccanismo del prezzo-valore. I 50 in più servirebbero per restituire a parenti una quota imprestata per gli acconti! Non ci sono quindi fatture che possono documentare se non gli assegni circolati tra i parenti stessi. Il mio timore è che questa quota venga invece considerata "nero" e quindi scattino le sanzioni dovute in caso di occultamento parziale del corrispettivo nel meccanismo del prezzo-valore!
 
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...E' esattamente il problema che mi ponevo: transazione tra privati con il meccanismo del prezzo-valore. I 50 in più servirebbero per restituire a parenti una quota imprestata per gli acconti! Non ci sono quindi fatture che possono documentare se non gli assegni circolati tra i parenti stessi. Il mio timore è che questa quota venga invece considerata "nero" e quindi scattino le sanzioni dovute in caso di occultamento parziale del corrispettivo nel meccanismo del prezzo-valore!

In questo caso è meglio conservare tutta la documentazione per dimostrare l'operazione effettuata (assegni, estratti conto, ecc.). Meglio ancora specificare la destinazione delle somme anche nel contratto di mutuo.
 
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