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Moglie dipendente

Mami

Utente
Buongiorno a tutti,
vorrei chiedere un parere su una questione riguardante la possibilità di assunzione da parte di un professionista.

Mio marito è libero professionista (non è uno studio associato), io mi occupo dell'amministrazione dello studio, sono stata dipendente in diverse società per parecchi anni e da un anno, per occuparmi di due bimbi piccoli, ho dato le dimissioni.

Abbiamo chiesto al commercialista se esiste la possibilità da parte di mio marito di assumermi, anche part-time visto che per ora lavoro a casa e non in studio ma lo sconsiglia, secondo lui l' INPS potrebbe opporsi e addirittura non considerare i contributi versati.

E' proprio così ???

grazie, mami
 
Riferimento: Moglie dipendente

In effetti l'INPS rifacendosi a delle circolari, che seppur datate (parliamo di una circolare del 1989 ed una del 1990), ritiene che non vi sia vincolo di subordinazione nelle assunzioni di "tipo" familiare.

Se lo scopo primario è quello di garantirle una prosecuzione contributiva sarebbe opportuno valutare con tutto quel che ne consegue (IVA - IRPEF - IRAP etc) una apertuta di partita IVA per la funzione che lei svolge come attività di servizi ( segreteria o qualcosa di similare). Così facendo potrà iscriversi direttamente all'INPS come servizi del terziario e continuare a versare i contributi. Valuti anche la possibilità di avvalersi dei regimi di franchigia o agevolato per le nuove iniziative produttive a fini IVA ed IRPEF. Ne parli con il commercialista che sicuramente avendo visione ampia della situazione reddituale di suo marito potrà meglio valutare la convenienza o meno di una soluzione del genere.
 
Riferimento: Moglie dipendente

tra l'altro per il marito il costo dello stipendio non sarebbe nemmeno deducibile (i contributi per converso si)
 
Riferimento: Moglie dipendente

Se lo scopo primario è quello di garantirle una prosecuzione contributiva sarebbe opportuno valutare con tutto quel che ne consegue (IVA - IRPEF - IRAP etc) una apertuta di partita IVA per la funzione che lei svolge come attività di servizi ( segreteria o qualcosa di similare).

Grazie per le cortesi risposte,
l'intenzione è proprio quella di proseguire a versare i contributi all' INPS, considerando i 15 anni di versamenti alle spalle. Nel caso aprissi partita Iva, dovrei versare i contributi alla gestione separata Inps ? Inoltre questi contributi fanno cumulo con quelli versati in precedenza come dipendente ?

ma questi poveri professionisti cosa possono dedurre ?!? :(
 
Riferimento: Moglie dipendente

L'iscrizione all'INPS di tipo "ordinario" o alla gestione separata dipende anche da come si "apre" la partita IVA nel senso che si è legati all'attività che si svolge (es. centro elaborazione dati potrebbe iscriversi o all'INPS sez. artigianato o a quello sez. Commercianti - una attività di tipo "professionale" ma senza cassa di previdenza sarà dirottato come iscrizione alla GS)

Per il cumulo con la contribuzione da dipendente si dovrà provvedere a ricongiungere le due posizioni pagando le eventuali integrazioni che si dovessero rendere necessarie.
 
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