MrDike
Utente
Riferimento: Mod. F24 - errore di compilazione
Ovvio, è del 2002!
Sicuramente... tuttavia non vedo perchè la fattispecie esaminata non sia riconducibile alla correzione degli altri dati indicati nel modello unificato di pagamento.
Vero che la procedura di Mickey è in ogni caso corretta, ma l'applicazione dell'istituto del ravvedimento contestualmente all'istanza di rimborso comporterebbe comunque un maggiore versamento di quello dovuto ex tunc.
A ben vedere qualsiasi errore del contribuente, ancorchè formale come l’errata indicazione del codice fiscale, potrebbe costituire, in via teorica, un ostacolo all'esercizio dell'azione di controllo ma, evidentemente, tale interpretazione non sarebbe in linea con lo Statuto e i relativi principi di buona fede, collaborazione, autotutela ed integrità patrimoniale, che mirano ad ottenere un rapporto Fisco-Contribuente maggiormente equo e trasparente.
Ad ogni buon conto, sull'argomento ci sono altri thread simili in questo forum e, da quanto riportato dai vari utenti, l'Agenzia delle Entrate ha proceduto alla rettifica del codice fiscale inizialmente errato.
Quella circolare si riferisce ai vecchi F24 cartacei (non telematici).
Ovvio, è del 2002!
Tra l'altro hai suggerito l'istanza nel primo intervento; cosa non possibile perchè se hai letto bene c'è una procedura automatizzata relativa agli errori tassativamente previsti. Al massimo si può tentare il contatto con l'agenzia e vedere cosa si può fare.
Sicuramente... tuttavia non vedo perchè la fattispecie esaminata non sia riconducibile alla correzione degli altri dati indicati nel modello unificato di pagamento.
Vero che la procedura di Mickey è in ogni caso corretta, ma l'applicazione dell'istituto del ravvedimento contestualmente all'istanza di rimborso comporterebbe comunque un maggiore versamento di quello dovuto ex tunc.
A ben vedere qualsiasi errore del contribuente, ancorchè formale come l’errata indicazione del codice fiscale, potrebbe costituire, in via teorica, un ostacolo all'esercizio dell'azione di controllo ma, evidentemente, tale interpretazione non sarebbe in linea con lo Statuto e i relativi principi di buona fede, collaborazione, autotutela ed integrità patrimoniale, che mirano ad ottenere un rapporto Fisco-Contribuente maggiormente equo e trasparente.
Ad ogni buon conto, sull'argomento ci sono altri thread simili in questo forum e, da quanto riportato dai vari utenti, l'Agenzia delle Entrate ha proceduto alla rettifica del codice fiscale inizialmente errato.