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minimi e porta a porta

Riferimento: minimi e porta a porta

Proprio in questa stessa pagina linkata, sotto "Attenzione" dice che la GdF contesta l'inquadramento come venditori porta a porta se si detrae dell'iva, e a fondo pagina consiglia di non detrarla.
Poi, ovviamente, sta alla decisione degli interessati.

Concordo pienamente con l'indeducibilità di qualsiasi tipo di spesa anche ai fini iva, visto che il reddito da porta a porta non cumula con gli altri redditi perchè la ritenuta è d'imposta e non di acconto anche se si superano i 5.000,00 netti. Il mio problema però è che il tipo, ha aperto p.iva come consulente informatico nel 2008 e non ha indicato nell'apertura l'attività porta a porta. nel 2009 ha superato € 5.000 netti (già considerato il 78%) e quindi è obbligato ad aprire p.IVA. Siccome era nel regime minimi e visto la normativa le attività di porta porta non possono accedere a tale regime e neppure le altre attività esercitate, mi chiedo:
poteva essere nei minimi per tutto 2009 e quindi passare a regime normale nel 2010 (anno successivo a quello in cui si perde il requisito) oppure deve rettificare tutto il 2009 versandosi anche l'iva non indicata in fattura?
Il discorso è un po' contorto.
 
Riferimento: minimi e porta a porta

Concordo pienamente con l'indeducibilità di qualsiasi tipo di spesa anche ai fini iva, visto che il reddito da porta a porta non cumula con gli altri redditi perchè la ritenuta è d'imposta e non di acconto anche se si superano i 5.000,00 netti. Il mio problema però è che il tipo, ha aperto p.iva come consulente informatico nel 2008 e non ha indicato nell'apertura l'attività porta a porta. nel 2009 ha superato € 5.000 netti (già considerato il 78%) e quindi è obbligato ad aprire p.IVA. Siccome era nel regime minimi e visto la normativa le attività di porta porta non possono accedere a tale regime e neppure le altre attività esercitate, mi chiedo:
poteva essere nei minimi per tutto 2009 e quindi passare a regime normale nel 2010 (anno successivo a quello in cui si perde il requisito) oppure deve rettificare tutto il 2009 versandosi anche l'iva non indicata in fattura?
Il discorso è un po' contorto.

Ma il consulente informatico ha continuato a farlo, o ha proprio cambiato attività? Il regime dei minimi non è accessibile ai venditori porta a porta, quindi se sono state fatte fatture senza iva per tali provvigioni c'è proprio un problema per tutto il 2009.
La partita iva è già aperta, eventualmente avrebbe dovuto fare un cambio o un'aggiunta di attività.
E' un gran pasticcio, e non so se posso essere d'aiuto più di così.
 
Riferimento: minimi e porta a porta

anche il mio di porta a porta ha gia superato i 5.000 e ha aperto p.iva.

consigliate lo stesso di nn detrarre ?
 
Riferimento: minimi e porta a porta

Ma il consulente informatico ha continuato a farlo, o ha proprio cambiato attività? Il regime dei minimi non è accessibile ai venditori porta a porta, quindi se sono state fatte fatture senza iva per tali provvigioni c'è proprio un problema per tutto il 2009.
La partita iva è già aperta, eventualmente avrebbe dovuto fare un cambio o un'aggiunta di attività.
E' un gran pasticcio, e non so se posso essere d'aiuto più di così.

Ha continuato a fare il consulente e per questa attività ha sempre emesso le fatture senza iva. A settembre è stato aggiunto il codice attività del porta a porta come seconda attività iva e per le provvigioni ha emesso fatture con IVA (a dire il vero le fatture le ha fatte direttamente la ditta e ancora non gliele hanno mandate, quindi anche iva tardiva....).
Non riesco a capire se l'inserimento nella Partita iva della nuova attività di porta a porta a settembre può essere inteso come "mutamento dell'attività in una di quelle soggette ai regimi speciali ai fini dell'imposta...." e quindi uscire dai minimi dall'anno successivo, ossia 2010. Grazie.
 
Riferimento: minimi e porta a porta

Ha continuato a fare il consulente e per questa attività ha sempre emesso le fatture senza iva. A settembre è stato aggiunto il codice attività del porta a porta come seconda attività iva e per le provvigioni ha emesso fatture con IVA (a dire il vero le fatture le ha fatte direttamente la ditta e ancora non gliele hanno mandate, quindi anche iva tardiva....).
Non riesco a capire se l'inserimento nella Partita iva della nuova attività di porta a porta a settembre può essere inteso come "mutamento dell'attività in una di quelle soggette ai regimi speciali ai fini dell'imposta...." e quindi uscire dai minimi dall'anno successivo, ossia 2010. Grazie.

Mi spiace... lì mi fermo. Spero che, ora che il problema è più chiaro, altri più addentro di me possano essere d'aiuto. :(
 
Riferimento: minimi e porta a porta

E una contabilità separata potrebbe servire? Ma non so se sia possibile adottarla, dato che il regime porta a porta è incompatibile coi minimi.
 
Riferimento: minimi e porta a porta

Non riesco a capire se l'inserimento nella Partita iva della nuova attività di porta a porta a settembre può essere inteso come "mutamento dell'attività in una di quelle soggette ai regimi speciali ai fini dell'imposta...." e quindi uscire dai minimi dall'anno successivo, ossia 2010. Grazie.

secondo me è uscito dal regime dei minimi nel 2009. Dello stesso avviso pare che sia l'AdE; infatti se leggi la guida dei minimi a pag. 11 è riportato quanto segue: "l’esercizio di una delle predette attività soggette ad un regime speciale ai fini dell’Iva comporta che il contribuente non può avvalersi del regime dei minimi neppure per le ulteriori attività di impresa o di lavoro autonomo eventualmente esercitate".
 
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