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minimi e porta a porta

ginfix2

Utente
Buongiorno a tutti,
1) un contribuente, titolare di reddito da lavoro autonomo nel regime dei minimi con inizio attività nel 2008 e contemporaneamente anche incaricato alle vendite occasionale (sotto 5.000,00) doveva indicare all'atto dell'apertutura iva anche la seconda attività di incaricato alle vendite? oppure la indica solo quando supera i 5.000,00?
2) nel 2009 fine anno supera i 6410,26 (soglia per esenzione porta a porta) e quindi viene richiesto dalla ditta di aprire partita iva? decade immediatamente dai benefici minimi? oppure puo' rimandare l'adeguamento iva e adempimenti fiscali all'anno successivo?
per ora grazie per le risposte.
 
Riferimento: minimi e porta a porta

Buongiorno a tutti,
1) un contribuente, titolare di reddito da lavoro autonomo nel regime dei minimi con inizio attività nel 2008 e contemporaneamente anche incaricato alle vendite occasionale (sotto 5.000,00) doveva indicare all'atto dell'apertutura iva anche la seconda attività di incaricato alle vendite? oppure la indica solo quando supera i 5.000,00?
2) nel 2009 fine anno supera i 6410,26 (soglia per esenzione porta a porta) e quindi viene richiesto dalla ditta di aprire partita iva? decade immediatamente dai benefici minimi? oppure puo' rimandare l'adeguamento iva e adempimenti fiscali all'anno successivo?
per ora grazie per le risposte.

Se ha già la partita IVA fa la fattura per il porta a porta?!?
 
Riferimento: minimi e porta a porta

chiedo io

per i porta a porta. possono scaricarsi iva per spese carburante e spese per pasti ?
o no, in nessun caso ?
 
Riferimento: minimi e porta a porta

è una impresa come altre!
direi di si

I venditori porta a porta subiscono una ritenuta a titolo di imposta. Per cui, in relazione a questa attività, non potrebbero dedurre alcun costo. Credo che addirittura, in mancanza di altri redditi, non debbano neppure presentare dichiarazione.
Addirittura siti specializzati sconsigliano di detrarre alcunchè ai fini dell'iva, in quanto ciò porterebbe a ricadere in un'attività "normale".

Vado a memoria, però, e quindi consiglierei di effettuare ulteriori ricerche in merito.
 
Riferimento: minimi e porta a porta

I venditori porta a porta subiscono una ritenuta a titolo di imposta. Per cui, in relazione a questa attività, non potrebbero dedurre alcun costo. Credo che addirittura, in mancanza di altri redditi, non debbano neppure presentare dichiarazione.
Addirittura siti specializzati sconsigliano di detrarre alcunchè ai fini dell'iva, in quanto ciò porterebbe a ricadere in un'attività "normale".

Vado a memoria, però, e quindi consiglierei di effettuare ulteriori ricerche in merito.

Si ok! Questo in linea generale.
Ma se ha gia un'altra attività questa si aggiunge alla precedente
O sbaglio!
 
Riferimento: minimi e porta a porta

i venditori porta a porta debbono superare per l'attività di vendita a domicilio la soglia di € 5000,00 per essere considerati soggetti passivi iva. Quindi l'interlocutore deve dapprima chiarire la propria posizione fiscale e dopo si possono elaborare risposte mirate. :s-sault: okay?
 
Riferimento: minimi e porta a porta

i venditori porta a porta debbono superare per l'attività di vendita a domicilio la soglia di € 5000,00 per essere considerati soggetti passivi iva. Quindi l'interlocutore deve dapprima chiarire la propria posizione fiscale e dopo si possono elaborare risposte mirate. :s-sault: okay?

E il verbo si fece... marica
 
Riferimento: minimi e porta a porta

I 5.000 EURO , SONO SUPERATI.
IL COSTO è CERTAMENTE INDEDUCIBILE (PER CARBURANTE E VITTO)
CHIEDEVO PER L'IVA


Consult - Spese Detraibili


QUI NN LE METTE TUTTE....E PARLA DI ALCUNE!

Proprio in questa stessa pagina linkata, sotto "Attenzione" dice che la GdF contesta l'inquadramento come venditori porta a porta se si detrae dell'iva, e a fondo pagina consiglia di non detrarla.
Poi, ovviamente, sta alla decisione degli interessati.
 
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