Non so se sia proprio sempre assolutamente così.
Intanto non si sa se le dichiarazioni mancanti siano relative a una società o a una ditta individuale. Le prospettive in un caso o nell’altro sono molto diverse.
Il commercialista ha l'obbligo di rilasciare al cliente l'impegno alla trasmissione telematica delle dichiarazioni... se se lo è preso. Per contro, il cliente ha l'onere di pretenderlo!
Ovvero, se il cliente ha in mano un pezzo di carta firmato dal commercialista con l'impegno a trasmettere telematicamente la sua dichiarazione, e il professionista non l'ha fatto, la colpa può essere sua (del commercialista).
Ma il cliente, è venuto a firmare le dichiarazioni? Perché la dichiarazione non sottoscritta non è valida. E prima ancora, se si tratta di ditta individuale, si è fatto vivo, sotto scadenza, consegnando al professionista quello che eventualmente gli serviva per compilarle, le dichiarazioni? Non credo poi esista un obbligo, da parte del professionista, di contattare i clienti perché gli portino i documenti per lavorare.
La responsabilità della presentazione della dichiarazione ricade sempre sul contribuente, a meno che non possa dimostrare, carte alla mano, di aver conferito incarico ad altri.
Ora, rileggendo bene il quesito, noto che si parla di azienda.
Però, un'azienda presuppone una contabilità. E' stata tenuta? O l'azienda era ferma? I documenti per le registrazioni sono pervenuti regolarmente in Studio e i registri sono stati stampati o l'unica cosa non fatta sono le dichiarazioni? Mi riesce difficile pensare che l'azienda funzionante sia stata abbandonata per due anni così, a meno che non sia stato volontario da parte del cliente, il quale ad un certo punto si accorge bene se le cose vengono fatte oppure no. Non c’è mai niente da pagare?
E che uno studio dimentichi per due anni di fila di presentare le dichiarazioni – tutte o solo alcune? – di un’azienda altrimenti normale mi riesce altrettanto difficile da credere. Un anno è una svista, due no. Poi, per carità, si sono viste anche cose più strane.
Per cui secondo me molto si gioca intorno al fatto che sia stato o meno consegnato al cliente l’impegno telematico a trasmettere. E credo di no.
Questo mi dice la logica. Ma non sono un avvocato (e nemmeno un commercialista!).