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libero professionista o ditta individuale?

Fec

Utente
Ciao a tutti, sono nuovo del forum, e avrei un quesito da porvi.
Sono da poco addestratore cinofilo riconosciuto ENCI, e volevo iniziare a svolgere questo lavoro in modo retribuito. Mi sono informato presso altre persone che svolgono la stessa tipologia di lavoro, ed ho ricevuto risposte contrastanti, vi scrivo appunto per fare un po' di chiarezza. Molti mi hanno consigliato di creare una ASD (associazione sportiva dilettantistica), che però non credo sia la soluzione migliore per essere in regola col fisco, altri mi hanno detto di aprire una partita iva come libero professionista, ed altri una ditta individuale. Io inizialmente penso che farò consulenze private, quindi il regime forfettario (2016) da libero professionista penso possa andare bene, ma un domani che avrò più esperienza mi piacerebbe aprire un centro di addestramento cinofilo tutto mio, in questo caso sarei obbligato a creare una ditta individuale?
 

Grazie mille per i link, molto interessanti. Da quanto ho letto quindi potrei farlo come artigiano (ditta individuale), però non ho trovato riferimenti allo svolgimento di questo lavoro come libero professionista. Aspetto altri pareri. Nel frattempo sto cercando altro materiale legislativo di altre regioni.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Grazie mille per i link, molto interessanti. Da quanto ho capito quindi posso svolgere questo lavoro come artigiano (ditta individuale), però non ho trovato alcun riferimento al suo svolgimento come libero professionista. Aspetto altri pareri. Nel frattempo sto cercando anche altro materiale legislativo di altre regioni.
 
Fec, la scelta dell'a.s.d. è rischiosa poiché dovresti dimostrare che l’attività ha carattere dilettantistico-occasionale. Molto interessante la possibilità indicata da pluto con tutti i vantaggi dell'essere artigiano.
 
L'ASD infatti l'avevo scartata a priori, più che altro essendo agli inizi aprire una partita iva come artigiano e quindi ditta individuale comporterebbe pagare più di 2000 € fissi di INPS, senza la certezza di riuscire a recepirli, è per questo che speravo in una partita iva come libero professionista.
 
io inizierei con una partita iva di lavoro autonomo come professionista atteso che come tu stesso hai scritto svolgi inizialmente attività di consulenza e lo potrai fare in regime di contribuente minimo.
se gli affari, come ti auguro, saranno sostanziosi, potrai modificare il tutto in seguito.
ciao
 
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