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Lavoro ooccasionale e contributi ex Enpals...

gionnis

Utente
Salve a tutti,
la legge Biagi sul lavoro occasionale in sostanza afferma che Il lavoratore occasionale è esentato dal pagamento contributivo INPS, perché il professionista occasionale non può essere considerato né un lavoratore dipendente (nessun legame di subordinazione col committente e nessuna busta paga a fine mese) né un lavoratore autonomo (non raggiungendo i 5000 euro netti all’anno oppure più di 30 prestazioni con lo stesso committente, non può essere considerato tale). Per questo motivo non deve nulla all’ente di previdenza sociale e non ha quindi nessun diritto all’assegno di previdenza previsto per le altre categorie. Superando il limite di 5mila euro annuali, invece, il lavoratore occasionale perde il suo status ed è costretto a iscriversi alla Gestione Separata INPS, versando quindi quanto dovuto dal regime contributivo.

Fin qui è tutto chiaro, ora però un artista (dj, cantante ect..) che sfrutta questa legge per muovere i primi passi sul suo campo e che resta nei limiti ( meno di 5000 euro l'anno e meno di 30 prestazioni per committente) è anchì'egli esonerato dal versare i contributi, oppure li deve versare lo stesso all'ex-Enpals?
 
Questa tipologia di lavoro è stata introdotta recentemente con la riforma del lavoro del 2003, attraverso la cosiddetta Legge Biagi e, affinché possa essere riconosciuta come tale, deve appunto rispettare i famosi paletti dettati per legge:
non dev’essere un’attività abituale;
dev’essere un’attività non professionale;
non deve svolgersi con continuità;
non dev’esserci una coordinazione.
Quindi un "artista" detto ciò e stando a quanto dice l’articolo specifico che regola questa attività, possono essere considerati lavoratori occasionali coloro che si impegnano a svolgere un’opera o un lavoro in proprio dietro corrispettivo, senza che vi sia nessuna forma di coordinazione o di subordinazione col committente.
Detto ciò chi si attiene ai limiti fissati per legge è esentato dal pagamento contributivo INPS perché il professionista occasionale non può essere considerato né un lavoratore dipendente (nessun legame di subordinazione) né un lavoratore autonomo (non raggiungendo i 5000 euro netti all’anno non può essere considerato tale). Per questo motivo nulla è dovuto all’ente di previdenza sociale. Al superamento di detto limite di 5mila euro annuali, invece, il lavoratore occasionale perde il suo status ed è costretto a iscriversi alla Gestione Separata INPS, versando quindi quanto dovuto dal regime contributivo.
 
Salve a tutti,
la legge Biagi sul lavoro occasionale in sostanza afferma che Il lavoratore occasionale è esentato dal pagamento contributivo INPS, perché il professionista occasionale non può essere considerato né un lavoratore dipendente (nessun legame di subordinazione col committente e nessuna busta paga a fine mese) né un lavoratore autonomo (non raggiungendo i 5000 euro netti all’anno oppure più di 30 prestazioni con lo stesso committente, non può essere considerato tale). Per questo motivo non deve nulla all’ente di previdenza sociale e non ha quindi nessun diritto all’assegno di previdenza previsto per le altre categorie. Superando il limite di 5mila euro annuali, invece, il lavoratore occasionale perde il suo status ed è costretto a iscriversi alla Gestione Separata INPS, versando quindi quanto dovuto dal regime contributivo.

Fin qui è tutto chiaro, ora però un artista (dj, cantante ect..) che sfrutta questa legge per muovere i primi passi sul suo campo e che resta nei limiti ( meno di 5000 euro l'anno e meno di 30 prestazioni per committente) è anchì'egli esonerato dal versare i contributi, oppure li deve versare lo stesso all'ex-Enpals?

Salve gionnis, si ha l'obbligo del versamento all'Inps ex Enpals.

Segnalo per un'approfondimento dell'argomento di interesse:

Circolare Enpals nr. 7 del 30/03/2006 a oggetto:

D.M. 15 marzo 2005 recante "Adeguamento delle categorie dei lavoratori
assicurati obbligatoriamente presso l'Ente nazionale di previdenza ed
assistenza dei lavoratori dello spettacolo;

Circolare Enpals nr. 8 del 30/03/2006 a oggetto:


D.M. 15 marzo 2005 recante "Integrazione e ridefinizione delle categorie dei
soggetti assicurati al fondo pensioni per i lavoratori dello spettacolo, istituito
presso l'ENPALS";

Risposta ad interpello del Ministero del lavoro/Prot. n. 25/SEGR./0004256 del 16 Maggio 2006 a oggetto: art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 - risposta istanza di interpello in materia di rapporti di lavoro nello spettacolo (D.M. 15 marzo 2005)

Saluti domenico
 
Ciao Domenico,
a parte il fatto che mi sembra un po' discriminatoria questa cosa.. ad esempio un giardiniere che fa lavoro occasionale 7 volte l'anno non paga i contributi, mentre un dj che fa lavoro autonomo occasionale per 7 serate sì.. Quanto meno è un po' bizzarra.
Ma nello specifico non ho capito due cose:
1) c'è una legge "integrativa" che ha precisato che i lavoratori dello spettacolo debbono comunque pagare o è solo una circolare dell'Inps a stabilirlo? Perché se ci fossero solo le loro circolari non credo possano valere come legge, ma sarebbe contestabile la cosa.. almeno credo;
2) se fosse comunque inevitabile il versamento dei contributi, c'è almeno qualche tipo di franchigia per un volume di lavoro minimo o no?
 
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