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Lavoro in Russia

Buon giorno,
lavoratore dipendente che per 3 o 5 anni (a seconda delle esigenze) andrà a lavorare in Russia per azienda Russa (non si tratterebbe di distacco ma proprio di lavoro con datore di lavoro Russo). Ok per il discorso dei 183 giorni per la tassazione in Italia o in Russia. Il dipendente si iscriverebbe all'Aire per non essere obbligato a dichiarare in Italia ma:
1. In Italia restano moglie e figli;
2. Periodicamente parte cospicua dello stipendio verrebbe trasferito in Italia per dare a moglie e figli la possibilità di "vivere".
Ci sono problemi ai fini fiscali su questi trasferimenti? Sarebbe meglio utilizzare per l'accredito degli stipendi un conto russo e da li spostare soldi in Italia oppure dare un conto italiano, magari cointestato con la moglie? Quello che si vorrebbe è pagare le tasse in Russia e basta.
Dal punto di vista previdenziale inoltre mi confermate che verserà i contributi in Russia e poi percepirà la pensione pro-quota? (Italia per la parte Italiana e Russia per la parte Russa, tutta liquidata dall'Inps?)
Grazie a tutti per i vostri contributi.
 
Buon giorno,
lavoratore dipendente che per 3 o 5 anni (a seconda delle esigenze) andrà a lavorare in Russia per azienda Russa (non si tratterebbe di distacco ma proprio di lavoro con datore di lavoro Russo). Ok per il discorso dei 183 giorni per la tassazione in Italia o in Russia. Il dipendente si iscriverebbe all'Aire per non essere obbligato a dichiarare in Italia ma:
1. In Italia restano moglie e figli;
2. Periodicamente parte cospicua dello stipendio verrebbe trasferito in Italia per dare a moglie e figli la possibilità di "vivere".
Ci sono problemi ai fini fiscali su questi trasferimenti? Sarebbe meglio utilizzare per l'accredito degli stipendi un conto russo e da li spostare soldi in Italia oppure dare un conto italiano, magari cointestato con la moglie? Quello che si vorrebbe è pagare le tasse in Russia e basta.
Dal punto di vista previdenziale inoltre mi confermate che verserà i contributi in Russia e poi percepirà la pensione pro-quota? (Italia per la parte Italiana e Russia per la parte Russa, tutta liquidata dall'Inps?)
Grazie a tutti per i vostri contributi.

In merito all'aspetto fiscale io credo che in base ai suoi chiarimenti, lei continuerà a rimanere residente fiscale in Italia; con l'applicazione del principio della tassazione concorrente (duplice imposizione con credito d'imposta in base all'articolo 165 del Tuir).
Relativamente alla previdenza vorrei evidenziare che la Russia non è un Paese convenzionato, per cui non si può applicare il principio della totalizzazione contributiva. In tale ipotesi ci sono solo due possibilità: prosecuzione volontaria ovvero riscatto.
Saluti.
Luigi Rodella
 
Grazie mille.. quindi a questo punto restando la famiglia in Italia paga tutto qui; corretto? quindi non serve quindi neanche iscrizione all'aire. anche il conto corrente di accredito non cambia che sia italiano o russo. Bella fregatura....
 
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