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Lavoro dipendente all'estero...ma svolto in italia!

Buongiorno. Sono nuovo su questo forum e mi sono iscritto perché vista la grande competenza degli utenti che vi partecipano e la disponibilità con cui si adoperano a risolvere questioni spesso intricate, ho pensato potesse essere la soluzione ad un problema prossimo, non di facile chiarificazione.

Io sto iniziando a lavorare nel settore cinematografico e dell'audio-visivo in genere come libero professionista, più precisamente come editor, soggettista, sceneggiatore e sviluppatore progetti in fase di pre-produzione.

Ora, un'azienda inglese, con sede legale soltanto nel Regno Unito, vorrebbe sottopormi un contratto da dipendente, con uno stipendio fisso mensile (fingiamo siano 1000 sterline lorde), della durata di 24 o 36 mesi.
Il lavoro consisterebbe nel seguire determinati progetti televisivi, pubblicitari e cinematografici di loro proprietà in qualità di supervisore, editor, sceneggiatore, etc.
Per la tipologia dell'accordo e del lavoro né loro, né io ho la necessità di svolgere le mie mansioni continuativamente in loco, cioè in Inghilterra. Infatti posso tranquillamente svolgere le mie ricerche, le mie elaborazioni scritte, le mie correzioni e quant'altro anche da casa mia in Italia, recandomi nel Regno Unito saltauriamente per eventuali riunioni, incontri, valutazioni, etc.

Ora io mi chiedo come si debba procedere per un accordo simile riguardo la fiscalità e la mia posizione legale:

- dove e a chi versare le tasse?
- cosa dichiarare nel reddito?
- c'è qualcosa che mi obbliga a risiedere nel Regno Unito per TOT giorni nell'anno solare per via di questo lavoro dipendente?
- devo munirmi di certificazioni e documentazioni particolari per una collaborazione del genere?

Aspetto con ansia i vostri pareri, certo che vorrete aiutarmi a decifrare questa intricata situazione.

Grazie fin d'ora a tutti quanti si renderanno disponibili.
 
Riferimento: Lavoro dipendente all'estero...ma svolto in italia!

Buongiorno. Sono nuovo su questo forum e mi sono iscritto perché vista la grande competenza degli utenti che vi partecipano e la disponibilità con cui si adoperano a risolvere questioni spesso intricate, ho pensato potesse essere la soluzione ad un problema prossimo, non di facile chiarificazione.

Io sto iniziando a lavorare nel settore cinematografico e dell'audio-visivo in genere come libero professionista, più precisamente come editor, soggettista, sceneggiatore e sviluppatore progetti in fase di pre-produzione.

Ora, un'azienda inglese, con sede legale soltanto nel Regno Unito, vorrebbe sottopormi un contratto da dipendente, con uno stipendio fisso mensile (fingiamo siano 1000 sterline lorde), della durata di 24 o 36 mesi.
Il lavoro consisterebbe nel seguire determinati progetti televisivi, pubblicitari e cinematografici di loro proprietà in qualità di supervisore, editor, sceneggiatore, etc.
Per la tipologia dell'accordo e del lavoro né loro, né io ho la necessità di svolgere le mie mansioni continuativamente in loco, cioè in Inghilterra. Infatti posso tranquillamente svolgere le mie ricerche, le mie elaborazioni scritte, le mie correzioni e quant'altro anche da casa mia in Italia, recandomi nel Regno Unito saltauriamente per eventuali riunioni, incontri, valutazioni, etc.

Ora io mi chiedo come si debba procedere per un accordo simile riguardo la fiscalità e la mia posizione legale:

- dove e a chi versare le tasse?
- cosa dichiarare nel reddito?
- c'è qualcosa che mi obbliga a risiedere nel Regno Unito per TOT giorni nell'anno solare per via di questo lavoro dipendente?
- devo munirmi di certificazioni e documentazioni particolari per una collaborazione del genere?

Aspetto con ansia i vostri pareri, certo che vorrete aiutarmi a decifrare questa intricata situazione.

Grazie fin d'ora a tutti quanti si renderanno disponibili.

Ciao. Se rimani residente in Italia e produci reddito all'estero bisogna pagare le imposte non solo nel paese estero di produzione del reddito, ma anche in Italia sul reddito prodotto all'estero. Infatti, ai sensi dell'articolo 3, comma 1 del Tuir (e fatte salve le eventuali convenzioni per evitare la doppia imposizione): i soggetti residenti in Italia sono tassati nel nostro Paese su tutti i redditi loro imputabili, a prescindere dalla loro natura e dal luogo di produzione, poiché per essi vige il principio della universalità della tassazione. Nella dichiarazione dei redditi, comunque, potranno essere portate in detrazione dalle imposte italiane le imposte pagate all'estero a titolo definitivo ai sensi dell'articolo 165 del Tuir.
Per la convenzione Italia-Regno Unito contro le doppie imposizioni leggi qui:
Convenzione di Doppia Imposizione Italia - Regno Unito
 
Riferimento: Lavoro dipendente all'estero...ma svolto in italia!

Salve sono un nuovo iscritto, e mi trovo nella stessa imbarazzante situazione di creativamente.
Lavoro per una società con sede a Funchal (Madeira, Portogallo FTZ)ma di fatto lavoro continuativamente in Italia dal luglio 2010.
Vorrei sapere se esistono degli accordi speciali fra Italia e Portogallo in particolare Madeira (FTZ).
Fra qualche giorno dovrò andare al CAF per presentare la dichiarazione dei redditi, ma aime non ho pernulla le idee chiare su cosa fare.
Il mio capo mi ha assicurato che non devo presentare nulla per quanto riguarda il mio reddito estero ma in questo caso non sarei in difetto?
Di fatto per l'italia sono disoccupato?
E corretta questa prassi? esiste una regola speciale per il Portogallo?
Mi sembra alquanto anomalo.
Di contro il commercialista dell'az. mi ha fornito un documento .pdf dove viene riassunto il mio reddito e le mie trattenute e mi ha detto di presentarlo in sede di dichiarazione dei redditi.
Chi ha ragione il commercialista italiano del mio capo, o l'altro?
C'è il rischio di pagare una differenza in Italia?
Che fine fanno quei versamenti? Esiste un sistema di compensazione fra Italia e Portogallo?
Insomma un bel po' di dubbi e in rete non si trovano documenti che siano chiari le stesse pagine dell'Ag. delle entrate non forniscono documentazione a riguardo o almeno io non ho saputo trovarla.
Grazie per la gentile attenzione prestata e per qualsiasi informazione possiate darmi.
A presto
 
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Riferimento: Lavoro dipendente all'estero...ma svolto in italia!

Salve sono un nuovo iscritto, e mi trovo nella stessa imbarazzante situazione di creativamente.
Lavoro per una società con sede a Funchal (Madeira, Portogallo FTZ)ma di fatto lavoro continuativamente in Italia dal luglio 2010.
Vorrei sapere se esistono degli accordi speciali fra Italia e Portogallo in particolare Madeira (FTZ).
Fra qualche giorno dovrò andare al CAF per presentare la dichiarazione dei redditi, ma aime non ho pernulla le idee chiare su cosa fare.
Il mio capo mi ha assicurato che non devo presentare nulla per quanto riguarda il mio reddito estero ma in questo caso non sarei in difetto?
Di fatto per l'italia sono disoccupato?
E corretta questa prassi? esiste una regola speciale per il Portogallo?
Mi sembra alquanto anomalo.
Di contro il commercialista dell'az. mi ha fornito un documento .pdf dove viene riassunto il mio reddito e le mie trattenute e mi ha detto di presentarlo in sede di dichiarazione dei redditi.
Chi ha ragione il commercialista italiano del mio capo, o l'altro?
C'è il rischio di pagare una differenza in Italia?
Che fine fanno quei versamenti? Esiste un sistema di compensazione fra Italia e Portogallo?
Insomma un bel po' di dubbi e in rete non si trovano documenti che siano chiari le stesse pagine dell'Ag. delle entrate non forniscono documentazione a riguardo o almeno io non ho saputo trovarla.
Grazie per la gentile attenzione prestata e per qualsiasi informazione possiate darmi.
A presto

le modalità dichiarative che ti servono sono le stesse che sono state date da DOD73.
dovrai fare la dichiarazione dei redditi, calcolare l'imposta dovuta in italia e detrarre le eventuali imposte pagate all'estero a titolo definitivo.
ciao
 
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