Carissimi buonasera.
Mi trovo di fronte a 2 dubbi.
Ad inizio settembre sono espatriato nel nord della Francia, dove percepisco un salario da un'azienda francese, ho preso un affitto e mi sono iscritto all'AIRE.
Ho anche una partita IVA italiana con cui sporadicamente eseguo dei lavori a remoto in Italia, e che se richiedono la mia presenza fisica, vengono cortesemente svolti in loco da uno dei miei familiari in Italia.
Nella dichiarazione dei redditi del 2023 (riferita al 2022), visto che per 9 mesi sono stato residente in Italia...dovrò dichiarare i redditi che ho prodotto nei 3 mesi in Francia come dipendente? In teoria no, perchè la convenzione recita:
"i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato riceve in corrispettivo di un'attivita' dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato".
Riguardo al lavoro autonomo, questione ben più complicata, la convenzione recita:
"I redditi che un residente di uno Stato ritrae dall'esercizio di una libera professione o da altre attivita' di carattere indipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale residente non disponga abitualmente nell'altro Stato di una base fissa per l'esercizio delle sue attivita'. Se egli dispone di tale base fissa, i redditi sono imponibili nell'altro Stato ma unicamente nella misura in cui sono imputabili a detta base fissa."
La domanda è...cosa si intende per base fissa? Il mio lavoro è svolto da remoto.
Mi converrebbe svolgere questa seconda professione, materialmente solo nei periodi in cui sono fisicamente in Italia?
Oppure mi conviene chiudere la partiva IVA e reintestare l'attività ad un parente?
Mi trovo di fronte a 2 dubbi.
Ad inizio settembre sono espatriato nel nord della Francia, dove percepisco un salario da un'azienda francese, ho preso un affitto e mi sono iscritto all'AIRE.
Ho anche una partita IVA italiana con cui sporadicamente eseguo dei lavori a remoto in Italia, e che se richiedono la mia presenza fisica, vengono cortesemente svolti in loco da uno dei miei familiari in Italia.
Nella dichiarazione dei redditi del 2023 (riferita al 2022), visto che per 9 mesi sono stato residente in Italia...dovrò dichiarare i redditi che ho prodotto nei 3 mesi in Francia come dipendente? In teoria no, perchè la convenzione recita:
"i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato riceve in corrispettivo di un'attivita' dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato".
Riguardo al lavoro autonomo, questione ben più complicata, la convenzione recita:
"I redditi che un residente di uno Stato ritrae dall'esercizio di una libera professione o da altre attivita' di carattere indipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale residente non disponga abitualmente nell'altro Stato di una base fissa per l'esercizio delle sue attivita'. Se egli dispone di tale base fissa, i redditi sono imponibili nell'altro Stato ma unicamente nella misura in cui sono imputabili a detta base fissa."
La domanda è...cosa si intende per base fissa? Il mio lavoro è svolto da remoto.
Mi converrebbe svolgere questa seconda professione, materialmente solo nei periodi in cui sono fisicamente in Italia?
Oppure mi conviene chiudere la partiva IVA e reintestare l'attività ad un parente?