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lavori in corso su ordinazione

Gaia

Utente
Si chiede come valutare i lavori in corso su ordinazione di durata inferiore ai 12 mesi e a cavallo di due sercizi per un artigiano che stipula contratti di appalto o subappalto con ditte committenti che hanno liquidato acconti durante l'esercizio 2008. L'art.92 comma 6 del DPR 917/1986 prevede che tali rimanenze vadano valutate in base al costo sostenuto nell'esercizio. Considerando però che l'artigiano ha già ricevuti acconti che ho imputato direttamente a ricavi anziché a “anticipi da clienti” altrimenti nel 2008 avrebbe ricavi troppo bassi, come valuto però ora i lavori in corso? Se Considero tutti i costi sostenuti nell'esercizio vado a tassare 2 volte gli stessi ricavi, come posso fare perchè sia tutto corretto?
 
Riferimento: lavori in corso su ordinazione

il mio parere è che, perchè sia tutto corretto, dovresti trattare gli acconti per quello che effettivamente sono.
L'unico modo che mi viene in mente per portare a ricavi le fatture registrate è considerarle stati di avanzamento lavori, comprensive quindi anche delle maggiorazioni per spese generali e calcolo dell'utile della gestione. Solo così potresti sostenere che tutto il cantiere al 31.12.2008 per il suo stato di avanzamento a quella data è stato completamente fatturato e non lo fai più comparire nelle rimanenze finali. Sinceramente a me appare una forzatura.
 
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Ciao Nicoletta, quindi tu contabilizzeresti gli acconti come anticipi da clienti e a rimanenze tutti i costi sostenuti su quel cantiere?
 
Riferimento: lavori in corso su ordinazione

Si chiede come valutare i lavori in corso su ordinazione di durata inferiore ai 12 mesi e a cavallo di due sercizi per un artigiano che stipula contratti di appalto o subappalto con ditte committenti che hanno liquidato acconti durante l'esercizio 2008. L'art.92 comma 6 del DPR 917/1986 prevede che tali rimanenze vadano valutate in base al costo sostenuto nell'esercizio. Considerando però che l'artigiano ha già ricevuti acconti che ho imputato direttamente a ricavi anziché a “anticipi da clienti” altrimenti nel 2008 avrebbe ricavi troppo bassi, come valuto però ora i lavori in corso? Se Considero tutti i costi sostenuti nell'esercizio vado a tassare 2 volte gli stessi ricavi, come posso fare perchè sia tutto corretto?

vorrei solo aggiungere che cmq sia la risposta netta può essere data solo dopo un esame della documentazione contrattuale in essere, anche per individuare la valutazione della commessa di cui stiamo parlando, cosa ovviamente "virtuale" qui; vorrei solo indicare che per me è differente l'acconto dall'anticipo, intendendo il primo quello che ricevo in corso di esecuzione ed avanzamento, mentre il secondo rappresenta la somma che ricevo prima dell'esecuzione del lavoro o del contratto stesso. gli acconti possono anche essere dedotti da "lavori in corso di esecuzione, ma cmq nn imputerei gli acconti a ricavo, ciao buona giornata.
 
Riferimento: lavori in corso su ordinazione

Hai ragione Bicia, un contratto di subappalto prevede pagamenti a stato di avanzamenti lavori, mentre un contratto di appalto non dice nulla in proposito. Entrambi i contratti sono di durata inferiore ai 12 mesi. Ora ti chiedo se il contratto stabilisce pagamenti a stato di avanzamento lavori gli acconti ricevuti come vanno contabilizzati come acconti o come ricavi? Se li contabilizzo come acconti allora le rimanenze le vatulo al costo ( tra i costi però metto solo il materiale tu metteresti anche le ore lavorate dell'artigiano titolare?) ma se li contabilizzo come ricavi le rimanenze come le valuto tenendo conto di questi ricavi?
 
Riferimento: lavori in corso su ordinazione

Hai ragione Bicia, un contratto di subappalto prevede pagamenti a stato di avanzamenti lavori, mentre un contratto di appalto non dice nulla in proposito. Entrambi i contratti sono di durata inferiore ai 12 mesi. Ora ti chiedo se il contratto stabilisce pagamenti a stato di avanzamento lavori gli acconti ricevuti come vanno contabilizzati come acconti o come ricavi? Se li contabilizzo come acconti allora le rimanenze le vatulo al costo ( tra i costi però metto solo il materiale tu metteresti anche le ore lavorate dell'artigiano titolare?) ma se li contabilizzo come ricavi le rimanenze come le valuto tenendo conto di questi ricavi?

guarda a mio parere nn si tratta di optare per una scelta o per l'altra, la questione, proprio perchè soggettiva senza poter visionare i contratti...è complessa o meglio subordinata a requisiti di fondo, cioè: puoi imputarli a ricavo quando gli acconti ricevuti li detrai dal valore delle rimanenze e quando i sal rappresentano le pattuizioni effettivamente convenute, o meglio quando esprimono il valore dei lavori fin lì eseguiti, entro una data certa.
ciao, senti ovviamente pareri più esperti in materia.
 
Riferimento: lavori in corso su ordinazione

Hai ragione Bicia, un contratto di subappalto prevede pagamenti a stato di avanzamenti lavori, mentre un contratto di appalto non dice nulla in proposito. Entrambi i contratti sono di durata inferiore ai 12 mesi. Ora ti chiedo se il contratto stabilisce pagamenti a stato di avanzamento lavori gli acconti ricevuti come vanno contabilizzati come acconti o come ricavi? Se li contabilizzo come acconti allora le rimanenze le vatulo al costo ( tra i costi però metto solo il materiale tu metteresti anche le ore lavorate dell'artigiano titolare?) ma se li contabilizzo come ricavi le rimanenze come le valuto tenendo conto di questi ricavi?

se sono contratti con durata inferiore ai dodici mesi non hai una scelta diversa da quella di valutare al costo (costi sostenuti- cfr. comma 6 art. 92 DPR 917/86). quindi non vi sono ricavi se non quando il lavoro è ultimato.
saluti
 
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