Salve,
premetto che ho ricercato già il forum e tali interrogativi nascono da dettagli che credo di non aver compreso bene.
Sono un lavoratore dipendente assunto a tempo indeterminato con
contratto commercio. La mia azienda fa consulenza in ambito SAP, un
grosso "software" gestionale destinato a medio-grandi aziende.
Al momento io ho compito di sviluppatore, customizzatore.
Vorrei far fruttare delle conoscenze sviluppate nel corso di anni in
materia di webdesign. Mi capita che mi vengano proposti dei lavori che
rifiuto perchè dovrei regolarizzare il tutto (apertura PIVA, etc etc).
Diamo per scontato che io sia già andato dai miei "capi" in azienda a
farmi firmare una liberatoria per iniziare un'attività di webdesigner
(target: singoli individui, piccole e medie imprese) che, seppur in
campo informatico, non è concorrenziale.
Avrei intenzione di iscrivermi al regime dei minimi ma ho alcuni
dubbi.
1) Il cliente deve ogni volta necessariamente provvedere al versamento
della ritenuta di acconto al fisco italiano, vero ? Il fatto che io
rilasci fattura senza IVA può essere inviso a clienti che, con fatture
con IVA, trovano in qualche modo possiiblità di scaricare costi ?
(avevo letto un raffronto in merito, mi pare proprio su questo
newsgroup fra fattura con ritenuta e fattura con iva e presunta
concorrenzialità di una e dell'altra).
2) Posso eseguire lavori per clienti esteri ? Mi pareva di aver letto
da qualche parte che il regime dei minimi non lo consentisse. Se sì,
in che modo un cliente estero versa la ritenuta al fisco italiano?
3) Come faccio a sapere se il cliente/committente ha davvero versato
la ritenuta ?
4) Nel regolamento per _iniziare_ ad usufruire di tale regime si dice
che nell'anno passato non si deve aver percipto un totale di compensi
superiore e 30 mila euro. Nel mio caso di lavoratore dipendente
conta ? Cosa devo considerare ? Soltanto il RAL ? Anche eventuali
indennità/rimborsi aggiunti in busta ? O devo fare riferimento a
qualche riquadro del 730 ?
5) Che costi fissi comporta l'apertura di questa attività ? Solo l'
Iscrizione alla camera di commercio ? Ho letto che c'è differenza fra
risultare come professionista e non. Se apro lapartita iva come
professionista è necessaria l'iscrizione alla camera di commercio ? E
cosa è consigliabile fare, professionista o ditta individuale ?
6) Devo anche effettuare il versamento del 17% alla gestione separata
dell'INPS ? Ho letto che se dichiaro che l'attivita da dipendente è
quella "preponderante" non è necessario ma c'è una regolamentazione
più precisa ? O si tratta solo di interpretazioni ? Inoltre, c'è
comunque un minimo annuo da versare all'INPS, nel caso ad esempio
nell'arco di un anno non faccia "lavorare" la PIVA ?
7) I contributi versati alla gestione separata mi dovrebbero
permettere di avere una seconda pensione. Suppongo però che valga
anche in questo caso il discorso del numero minimo di anni di
versamenti. E' possiible invece cumulare tali contributi con quelli
derivanti dall'attività di lavoratore dipendente ? O rischio di
perdere eventuali contributi versati alla gestione separata, nel caso
non raggiunga i requisiti minimi per ricevere la corrispondente
pensione ?
8) Io sono un ingegnere meccanio, abilitato alla professione ed
iscritto sino al 2008 all'Ordine. Quest'anno non ho rinnovato il
pagamento e quindi decadrà l'iscrizione all'albo. Essendo dipendente
non ho mai versato nulla ad inarcassa ma fatto riferimento all'INPS.
Non essendo più iscritto all'albo mi confermate che non dovrò versare
il famoso 4% (se non erro) di introiti derivanti dall'esercizio della
professione ? Anche perchè, oltre a non essere più iscritto all'albo,
gli introiti proverebbero dall'esercizio non certo della professione
dell'ingegnere.
Grazie mille a chi avrà la pazienza di rispondermi :bye1:
premetto che ho ricercato già il forum e tali interrogativi nascono da dettagli che credo di non aver compreso bene.
Sono un lavoratore dipendente assunto a tempo indeterminato con
contratto commercio. La mia azienda fa consulenza in ambito SAP, un
grosso "software" gestionale destinato a medio-grandi aziende.
Al momento io ho compito di sviluppatore, customizzatore.
Vorrei far fruttare delle conoscenze sviluppate nel corso di anni in
materia di webdesign. Mi capita che mi vengano proposti dei lavori che
rifiuto perchè dovrei regolarizzare il tutto (apertura PIVA, etc etc).
Diamo per scontato che io sia già andato dai miei "capi" in azienda a
farmi firmare una liberatoria per iniziare un'attività di webdesigner
(target: singoli individui, piccole e medie imprese) che, seppur in
campo informatico, non è concorrenziale.
Avrei intenzione di iscrivermi al regime dei minimi ma ho alcuni
dubbi.
1) Il cliente deve ogni volta necessariamente provvedere al versamento
della ritenuta di acconto al fisco italiano, vero ? Il fatto che io
rilasci fattura senza IVA può essere inviso a clienti che, con fatture
con IVA, trovano in qualche modo possiiblità di scaricare costi ?
(avevo letto un raffronto in merito, mi pare proprio su questo
newsgroup fra fattura con ritenuta e fattura con iva e presunta
concorrenzialità di una e dell'altra).
2) Posso eseguire lavori per clienti esteri ? Mi pareva di aver letto
da qualche parte che il regime dei minimi non lo consentisse. Se sì,
in che modo un cliente estero versa la ritenuta al fisco italiano?
3) Come faccio a sapere se il cliente/committente ha davvero versato
la ritenuta ?
4) Nel regolamento per _iniziare_ ad usufruire di tale regime si dice
che nell'anno passato non si deve aver percipto un totale di compensi
superiore e 30 mila euro. Nel mio caso di lavoratore dipendente
conta ? Cosa devo considerare ? Soltanto il RAL ? Anche eventuali
indennità/rimborsi aggiunti in busta ? O devo fare riferimento a
qualche riquadro del 730 ?
5) Che costi fissi comporta l'apertura di questa attività ? Solo l'
Iscrizione alla camera di commercio ? Ho letto che c'è differenza fra
risultare come professionista e non. Se apro lapartita iva come
professionista è necessaria l'iscrizione alla camera di commercio ? E
cosa è consigliabile fare, professionista o ditta individuale ?
6) Devo anche effettuare il versamento del 17% alla gestione separata
dell'INPS ? Ho letto che se dichiaro che l'attivita da dipendente è
quella "preponderante" non è necessario ma c'è una regolamentazione
più precisa ? O si tratta solo di interpretazioni ? Inoltre, c'è
comunque un minimo annuo da versare all'INPS, nel caso ad esempio
nell'arco di un anno non faccia "lavorare" la PIVA ?
7) I contributi versati alla gestione separata mi dovrebbero
permettere di avere una seconda pensione. Suppongo però che valga
anche in questo caso il discorso del numero minimo di anni di
versamenti. E' possiible invece cumulare tali contributi con quelli
derivanti dall'attività di lavoratore dipendente ? O rischio di
perdere eventuali contributi versati alla gestione separata, nel caso
non raggiunga i requisiti minimi per ricevere la corrispondente
pensione ?
8) Io sono un ingegnere meccanio, abilitato alla professione ed
iscritto sino al 2008 all'Ordine. Quest'anno non ho rinnovato il
pagamento e quindi decadrà l'iscrizione all'albo. Essendo dipendente
non ho mai versato nulla ad inarcassa ma fatto riferimento all'INPS.
Non essendo più iscritto all'albo mi confermate che non dovrò versare
il famoso 4% (se non erro) di introiti derivanti dall'esercizio della
professione ? Anche perchè, oltre a non essere più iscritto all'albo,
gli introiti proverebbero dall'esercizio non certo della professione
dell'ingegnere.
Grazie mille a chi avrà la pazienza di rispondermi :bye1: