Re: Lavorare per piu' di 5 anni all'estero per una Societa' che non ha sede in quel P
Ho trovato sul sito della EU:
Pendolari transfrontalieri
Se lavori in un paese dell'UE e vivi in un altro paese e ci torni ogni giorno, o almeno una volta a settimana, vieni considerato un pendolare transfrontaliero in base alla normativa europea (o lavoratore transfrontaliero o frontaliero) .
Lavoro per una Societa' Italiana in Belgio ma ho la residenza in Italia, marito e figli in Italia e rientro tutti i week-end dal giovedi/venerdi al lunedi mattina, + le vacande in Italia.
Domande:
1) le tasse le pago in Italia, giusto ?
2) la Societa' puo' farmi lavorare in Belgio per piu' di 5 anni nonostante non abbia una sede qui ?
Grazie
Bruna
Gentile signora,
mi pare che il sito "la tua Europa", sia un pò superficiale.
Io credo che la figura del lavoratore frontaliero debba essere disciplinata dalle Convenzioni stipulate di norma dalla Nazioni confinanti, ad esempio nel nostro caso, Svizzera, Francia, Austria, San Marino, ecc.
Nel caso della Convenzione Italia-Belgio, non c'è questa disciplina perchè appunto non si tratta di due Nazioni confinanti, ed il problema non potrebbe riguardare il lavoratore il frontaliero perchè è molto difficile che ogni giorno un lavoratore possa compiere un itinerario giornaliero dalla propria residenza in Italia al posto di lavoro in Belgio.
La citazione da Lei fatta, appunto ripresa dal sito sopracitato, è molto generica; il fatto di rientrare settimanalmente dovrebbe trovare un riscontro nella Convenzione tra i due Stati (ad esempio Svizzera e Francia prevedono che si rientri giornalmente, mentre con l'Austria no).
Se la Convenzione non prevede nulla in merito al lavoro frontaliero, occorre fare riferimento comunque alla Convenzione, e nello specifico all'articolo 15 comma 1 della Convenzione Italia-Belgio che prevede, il pagamento dell'imposta ove si effettua il lavoro (non tassazione esclusiva ma concorrente); ciò vuole significare che le tasse le deve pagare in Belgio in base alle regole locali ed in Italia sulla base della nostra legislazione fiscale. A fronte di questa duplice imposizione ha diritto ad avere un credito d'imposta.
Quindi la riposta al suo primo quesito: non è giusto che Lei le paghi le imposte solo in Italia.
Rispondendo al secondo quesito, Lei non specifica se è stata distaccata in Belgio da una società italiana. Immagino di si.
In merito al distacco comunitario, la nostra disciplina interna prevede max 24 mesi, salvo eventuali deroghe previste dal Ministero del lavoro belga. Io credo che le deroghe ci siano state, diversamente lei avrebbe dovuto rientrare in Italia ovvero andare a libro paga della ditta distaccataria e versare i relativi contributi all'Ente di previdenza locale e non più all'Inps in Italia.
Con i migliori saluti.
Luigi Rodella
