Salve,
sono divorziato consensualmente dal 2013 e sto aiutando la mia ex-coniuge in difficoltà economiche a richiedere il reddito di cittadinanza.
I dubbi che sono nati sono i seguenti:
1) Dalla sentenza di divorzio del 2013 risulta che ci siamo accordati per nessun assegno di mantenimento per la mia ex e €500 mensili per il mantenimento di mia figlia che convive con lei.
Tale mantenimento non è mai stato effettivamente corrisposto in quanto sostituito di comune accordo dal mio impegno a provvedere ad altre spese per il nucleo.
Dalle istruzioni INPS sulla compilazione del DSU leggo:
“DSU quadro FC5: inserire l’importo degli assegni periodici effettivamente corrisposti per il mantenimento dei figli conviventi con l’altro genitore nel caso in cui i genitori non siano coniugati o effettivamente e legalmente separati anche in assenza di un provvedimento dell’autorità giudiziaria che abbia stabilito l’importo degli assegni.
Il termine “effettivamente” devo intenderlo come “realmente corrisposti” ?
Se l’interpretazione è questa nel mio caso non dovrei indicare alcun importo ?
2) Da circa metà del 2019, quando per via del COVID19 la mia ex ha cominciato ad andare in affanno economico, le ho corrisposto fino a tutto il 2022 degli aiuti economici mensili di importi variabili tramite bonifici sul suo conto corrente con causale “Elargizione per mantenimento spese di famiglia”.
Sbaglio nel ritenere che questi accrediti non debbano costituire reddito in quanto provenienti da mie liberalità e non da contratti di lavoro o sentenze?
Ricordo ancora che questo ISEE è compilato ai fini della richesta del reddito di cittadinanza.
Saluto e ringrazio anticipatamente per i chiarimenti che gentilmente mi fornirete.
sono divorziato consensualmente dal 2013 e sto aiutando la mia ex-coniuge in difficoltà economiche a richiedere il reddito di cittadinanza.
I dubbi che sono nati sono i seguenti:
1) Dalla sentenza di divorzio del 2013 risulta che ci siamo accordati per nessun assegno di mantenimento per la mia ex e €500 mensili per il mantenimento di mia figlia che convive con lei.
Tale mantenimento non è mai stato effettivamente corrisposto in quanto sostituito di comune accordo dal mio impegno a provvedere ad altre spese per il nucleo.
Dalle istruzioni INPS sulla compilazione del DSU leggo:
“DSU quadro FC5: inserire l’importo degli assegni periodici effettivamente corrisposti per il mantenimento dei figli conviventi con l’altro genitore nel caso in cui i genitori non siano coniugati o effettivamente e legalmente separati anche in assenza di un provvedimento dell’autorità giudiziaria che abbia stabilito l’importo degli assegni.
Il termine “effettivamente” devo intenderlo come “realmente corrisposti” ?
Se l’interpretazione è questa nel mio caso non dovrei indicare alcun importo ?
2) Da circa metà del 2019, quando per via del COVID19 la mia ex ha cominciato ad andare in affanno economico, le ho corrisposto fino a tutto il 2022 degli aiuti economici mensili di importi variabili tramite bonifici sul suo conto corrente con causale “Elargizione per mantenimento spese di famiglia”.
Sbaglio nel ritenere che questi accrediti non debbano costituire reddito in quanto provenienti da mie liberalità e non da contratti di lavoro o sentenze?
Ricordo ancora che questo ISEE è compilato ai fini della richesta del reddito di cittadinanza.
Saluto e ringrazio anticipatamente per i chiarimenti che gentilmente mi fornirete.