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ISEE 2025 - Differenza negativa Saldo 31/12 e Giacenza Media

luke09

Utente
Buongiorno,

mi trovo ad avere una differenza negativa tra il saldo al 31/12 (A) e la Giacenza Media (B) del patrimonio mobiliare pari ad € 23.000.
Questa differenza è sostanzialmente dovuta all’acquisto di un BTP per € 15.000 e di un’automobile intestata a mia moglie per € 10.000.
Nel caso di differenza negativa tra il Saldo al 31/12 e la Giacenza Media, nel calcolo dell’ISEE verrà presa in considerazione la Giacenza Media (ossia il maggior valore).
Nel caso in cui però ci sia stato un incremento del patrimonio mobiliare per un importo uguale o superiore alla differenza B-A, allora nel calcolo dell’ISEE confluirà il Saldo al 31/12 (ossia il valore minore).
Nel mio caso l’incremento del patrimonio mobiliare ammonta “solo” ad € 15.000, dunque nel calcolo dell’ISEE sarà preso in considerazione il valore della Giacenza Media, causando una duplicazione nel calcolo dell’importo investito in BTP di 15.000, che sarà ricompreso una volta nel valore della Giacenza Media e una seconda volta nel valore complessivo del patrimonio mobiliare.

Vorrei sapere se il mio ragionamento è corretto e se esiste un modo per evitare questa duplicazione.

Grazie.
 
In effetti se i 10.000 li hai usati per pagare la sua auto è come se li avessi dati a lei e poi lei ha pagato l' auto....potresti mettere 25.000 pronti a dare le spiegazioni del caso....

Ideale in questi casi sarebbe fare bonifico alla moglie e poi lei paga la sua auto...
 
Avevo pensato a questa soluzione, ma in realtà i trasferimenti ad altri componenti del nucleo familiare sarebbero da inserire tra gli incrementi del patrimonio immobiliare solo se restando nel c/c del familiare oppure se vengono a sua volta investiti dal familiare, in tal modo si evita la duplicazione del trasferimento.
Nel mio caso l'acquisto dell'automobile (anche se intestata a mia moglie) non dovrebbe rientrare nella fattispecie dei trasferimenti al familiare che possano "giustificare" la differenza tra saldo e giacenza media.
Almeno così temo.
Mi sbaglio?
 
Il tuo problema è fare valere il tuo saldo e non la tua GM....
quello che ho scritto è solo una modalità per tentare ("potresti") di mettere anche i 10.000 ragionando su come se ci fosse stato un passaggio ("come se li avessi dati a lei") alla moglie...
Quello che indichi tu nelle tua casella incremento mobiliare va a rettificare la tua GM, non la GM o saldi della moglie..
 
Certo, è una possibile soluzione. Solo che temo non sia compatibile con la disciplina sul calcolo del l'isee, far passare i 10.000 come trasferimento a favore di un familiare.
Disciplina che però non mi consente di non duplicare i 15.000. Un'evidente illogicità della previsione normativa, causa di iniquità in tale circostanza.
Quello che indichi tu nelle tua casella incremento mobiliare va a rettificare la tua GM, non la GM o saldi della moglie..
Lo so, ma nel calcolo dell' ISEE alla fine confluiscono i totali dei patrimoni di tutti i componenti del nucleo familiare. Era questo che intendo devo dire quando facevo riferimento al fatto che indicare i trasferimenti ai componenti del nucleo familiare serve per evitare duplicazioni nei patrimoni dei singoli componenti, che poi vanno considerati in modo cumulato.
 
Ultima modifica:
Un'evidente illogicità della previsione normativa, causa di iniquità in tale circostanza.

Tutto nasce dall'introduzione della giacenza media per evitare magheggi sui saldi... se spendi i tuoi soldi te li conteggiano come se li avessi ancora. Nel regolamento non vengono fatti esempi, solo le frasi "totemiche" su differenza A-B, trasferimenti ai familiari (definizione di vaghezza assoluta) e acquisto di altre componenti del patrimonio.
Come nel tuo caso la quota di soldi "spesi" ti impedisce di avere giustamente i BTP contati una volta sola. Anche col bonifico alla consorte avrei qualche dubbio di essere nel giusto, visto che i soldi sono stati spesi.
 
Tutto nasce dall'introduzione della giacenza media per evitare magheggi sui saldi... se spendi i tuoi soldi te li conteggiano come se li avessi ancora. Nel regolamento non vengono fatti esempi, solo le frasi "totemiche" su differenza A-B, trasferimenti ai familiari (definizione di vaghezza assoluta) e acquisto di altre componenti del patrimonio.
Come nel tuo caso la quota di soldi "spesi" ti impedisce di avere giustamente i BTP contati una volta sola. Anche col bonifico alla consorte avrei qualche dubbio di essere nel giusto, visto che i soldi sono stati spesi.
Anche io ritengo che i trasferimenti ai familiari (ad es. bonifici) possano essere utilizzati a giustificazione della differenza negativa tra saldo e giacenza solo se vengono investiti dal familiare, generando un incremento del suo patrimonio immobiliare o mobiliare.
Infatti è necessario sbarrare la casella e dichiarare che "Nel secondo anno precedente la DSU, l’incremento di altre componenti il patrimonio mobiliare e immobiliare è stato superiore o uguale alla differenza tra la giacenza media e il saldo al 31 dicembre" ed indicare l'importo dell'incremento del patrimonio immobiliare e/o mobiliare.
Non esiste infatti un rigo dove indicare un "generico" trasferimento ad un familiare. Al limite penso che il bonifico al familiare possa essere indicato come "incremento del patrimonio mobiliare" se resta nel c/c del familiare, senza essere speso. Questo rispetterebbe la logica di evitare la duplicazione dell'importo del bonifico nel calcolo dell'ISEE.
Tra l'altro (se non sbaglio) il concetto di "trasferimenti ai familiari" NON è presente del DM n. 159/2013, ma è presente nelle istruzioni per la compilazione della DSU. Come se fosse stata un'aggiunta avvenuta in un momento successivo da parte dell'INPS, frutto di qualche circolare interpretativa, che io però non ho trovato da nessuna parte.

Il tutto è reso ulteriormente complicato, ed a volte causa di effetti distorsivi, dal fatto che gli incrementi del patrimonio o i trasferimenti ai familiari devono giustificare per intero la differenza negativa tra saldo e giacenza media (o tutto o niente!!!). Inoltre tale differenza dipende anche dal momento in cui sono effettuati gli investimenti o le spese (intese come semplice consumo). Se sono effettuate ad inizio anno incidono poco sulla giacenza media, se sono effettuate a fine anno incidono notevolmente.

La mia situazione è un caso limite, perchè sia l'investimento sia l'acquisto dell'automobile sono stati effettuati a fine anno (dopo il 15 dicembre) e il risultato è che incidono quasi per intero nel calcolo della giacenza media.
Come risultato non ho modo di evitare la duplicazione dell'investimento in BTP di 15.000 (...cosa che mi fa parecchio alterare...), se non indicare in modo "forzato" anche l'acquisto dell'automobile nella voce incremento del patrimonio mobiliare, ma questo mi esporrebbe ad una possibile contestazione da parte dell'INPS con tutte le conseguenze del caso. E temo pure che non sia tanto difficile per l'INPS (tramite l'Agenzia delle Entrate) verificare quale sia il vero importo dell'incremento del patrimonio mobiliare.

E' una situazione senza via di uscita!
Resto sempre della speranza che qualcuno mi possa smentire....;)
 
Concordo al 100%, personalmente se uso un bonifico per giustificare una differenza saldo-giacenza, lo faccio solo se l'importo trasferito è altrove, intoccato, fino al 31/12.
Purtroppo la giacenza media diventa iniqua in molte situazioni, l'acquisto di un'auto la più banale, nelle quali si spostano valori: andrebbe tolta come era anni fa e vigilate le eventuali manovre elusive.
 
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