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INPS: disconosce assunzioni soci: che fine fanno i costi in bilancio?

4ROMANI

Utente
A febbraio 2012 viene costituita una Srl commerciale con 4 soci, tutti amministratori e dipendenti. La società emette i cedolini paga tutto il 2012, versa contributi e paga gli stipendi. L'INPS effettua un'ispezione in azienda a metà dicembre 2012. A gennaio 2013 invia comunicazione alla Srl DISCONOSCENDO le assunzioni. La società ha contabilizzato nel 2012 circa 70 mila euro di costi per lavoro dipendente. Cosa fare? Consigli? Esperienze simili? :dead: :confused:
 
Con quale motivazione disconosce le assunzioni?
Perchè in linea generale se all’interno di una società un amministratore o il Presidente del Consiglio di amministrazione sono assoggettati al potere direttivo, di controllo e disciplinare dell’organo amministrativo la veste di amministratore può coincidere con quella di lavoratore-subordinato, poiché in questo caso sussiste il requisito della subordinazione.
In tal senso varie sentenze della cassazione e circolare INPS n. 179 del 08 agosto 1989
Vedi anche
INPS - Informazioni
In cui testualmente è indicato:

"NOTA BENE -se il socio di srl non gestisce autonomamente il proprio lavoro, ma è soggetto ad etero-direzione (da parte del Consiglio di Amministrazione) in termini di rispetto degli orari prestabiliti, di giustificazione assenze, di sanzioni disciplinari,, il suo lavoro è inquadrabile come lavoro dipendente. Ciò può accadere anche quando il socio fa parte del consiglio di amministrazione poichè pur essendo egli stesso un amministratore, può subire le decisioni di una maggioranza contraria. Non è invece possibile quando è amministratore unico. Per quanto riguarda invece l'eventualità che, il socio di srl possa instaurare con la società un rapporto di collaborazione iscrivibile alla Gestione Separata ex art. 2 della L. n. 335/95 la valutazione va effettuata caso per caso, poichè il contratto deve evere una autonoma connotazione rispetto alle generiche finalità descritte dall'oggetto sociale. In altre parole non deve trattarsi dello svogimento di attività tipiche di organizzazione, esecuzione e gestione della società.

Pertanto se, verificato che esistono i requisiti per essere lavoratore dipendente, io farei opposizione.
 
Ultima modifica:
Grazie, gentilissima!
L'INPS ha ritenuto inesistente il vincolo di subordinazione dopo un'ispezione in azienda (due dipendenti hanno fatto capire di avere orari "flessibili"... no comment).
Nonostante esista un consiglio di amministrazione ed i compiti dei 4 dipendenti (3 assunti in produzione e 1 nel commerciale) siano chiaramente differenti da quelli svolti come amministratori, l'Ente di previdenza ha ritenuto non esistessero le caratteristiche di subordinazione e controllo, e quindi ha disconosciuto ab origine le assunzioni, riconoscendo il diritto al rimborso dei contributi versati (al netto degli assegni familiari percepiti), MA non ha indicato COME i 4 soci debbano essere inquadrati a livello previdenziale... Gestione separata? Come artigiani? Come possono lavorare nella loro azienda e versare i contributi previdenziali? I costi quindi verrebbero ritenuti INDEDUCIBILI fiscalmente, è corretto?
 
Ancora... I costi di lavoro dipendente dei soci diventando non dedubibili, determineranno un incremento della base imponibile e una tassazione IRES e IRAP più alta, e i soci dipendenti riceveranno il CUD per gli stessi redditi che verranno assoggettati anche ad IRPEF... C'è una duplicazione della tassazione! O i soci non dovranno (a questo punto) dichiarare redditi da lavoro dipendente ma solo i redditi di partecipazione? (i soci di srl devono dichiarare solo le quote di utili percepiti e risultanti da bilancio, la cui distribuzione viene deliberata dall'assemblea...)
 
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