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ici...caso particolare

boccaa

Utente
buongiorno e complimenti per la competenza e cortesia.

Ho un caso da sottoporre. Abito a Parma e sono proprietario di alcuni immobili.

1 - quota del 17% di appartamento ereditato dalla morte del papa' ormai 30 anni fa ed utilizzato gratuitamente da mia mamma e mio fratello come loro residenza principale (ed ovviamente come comproprietari). Pur potendolo fare non abbiamo mai 'attivato' il diritto di abitazione a favore del coniuge superstite e fino ad oggi ogniuno di noi ha pagato l'ici per la sua parte (io ovviamente senza detrazioni). Annesso all'appartamento ci sono 2box auto, uno era gemellato all'appartamento e l'altro fu acquistato da mio padre in quanto rinunciato da altro proprietario

2 - sono proprietario di altro appartamento adibito a residenza principale insieme a mia moglie

3 - sono comproprietario in piccolo appartamento locato

Nel regolamente comunale di PArma leggo :
ART. 15 - Abitazione principale
1. In aggiunta alle fattispecie di abitazione principale, considerate tali per espressa previsione legislativa (abitazione nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale di godimento o in qualità di locatario finanziario e i sui familiari dimorano abitualmente; unità immobiliare appartenente a cooperativa edilizia a proprietà indivisa, adibita a dimora abituale del socio assegnatario; alloggio regolarmente assegnato dall’Istituto Autonomo Case Popolari; unità immobiliare posseduta nel territorio del Comune a titolo di proprietà o di usufrutto da cittadino italiano residente all’estero per ragioni di lavoro, a condizione che non risulti locata), ai fini dell’aliquota ridotta e della detrazione dell’imposta sono equiparate all’abitazione principale, come intesa dall’art. 8, comma 2 del D. Lgs. 504/1992:
a) l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziano o disabile che acquisisce la residenza in istituto di ricovero o sanitario a seguito di ricovero permanente, nonché presso la residenza di un parente entro il 3° grado o di un affine entro il 2°, a condizione che la stessa non risulti locata;
b) l’abitazione concessa dal possessore, in uso gratuito, a parenti di 1° grado che la occupano quale loro abitazione principale. Ai sensi dell’art. 1 del D. L. 437/1996, convertito nella L. 556/1996, il possessore deve essere residente nel Comune di Parma;
c) l’abitazione principale del soggetto passivo, costituita da più unità immobiliari di modesta consistenza catastale, collocate su più piani ai quali siano dislocati i servizi dell’abitazione stessa;
d) l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, posseduta in forma di proprietà indivisa.
Qualora ricorrano le condizioni di cui alla lettera b) del presente comma e nel caso di contitolarità dell'abitazione data in concessione, l'aliquota ridotta é applicabile esclusivamente dai titolari parenti di 1° grado del concessionario.
Soltanto a questi ultimi, inoltre, spetta operare la detrazione d'imposta commisurandone l'importo alla quota percentuale di possesso.


inoltre se a mia mamma avessimo fatto valere il diritto di abitazione avrebbe dovuto pagare tutto lei...ma essendo abitazione principale non avrei pagato nemmeno io


Ho un po' di confuzione insomma....cosa mi consigliate di fare????

Tenete presente che come dicevo ho sempre pagato non 'attivando' il diritto di abitazione della mamma. Se salta fuori adesso e' un problema????

Vi ringrazio per cortesia e pazienza

claudio parma
 
Riferimento: ici...caso particolare

buongiorno e complimenti per la competenza e cortesia.

Ho un caso da sottoporre. Abito a Parma e sono proprietario di alcuni immobili.

1 - quota del 17% di appartamento ereditato dalla morte del papa' ormai 30 anni fa ed utilizzato gratuitamente da mia mamma e mio fratello come loro residenza principale (ed ovviamente come comproprietari). Pur potendolo fare non abbiamo mai 'attivato' il diritto di abitazione a favore del coniuge superstite e fino ad oggi ogniuno di noi ha pagato l'ici per la sua parte (io ovviamente senza detrazioni). Annesso all'appartamento ci sono 2box auto, uno era gemellato all'appartamento e l'altro fu acquistato da mio padre in quanto rinunciato da altro proprietario

2 - sono proprietario di altro appartamento adibito a residenza principale insieme a mia moglie

3 - sono comproprietario in piccolo appartamento locato

Nel regolamente comunale di PArma leggo :
ART. 15 - Abitazione principale
1. In aggiunta alle fattispecie di abitazione principale, considerate tali per espressa previsione legislativa (abitazione nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale di godimento o in qualità di locatario finanziario e i sui familiari dimorano abitualmente; unità immobiliare appartenente a cooperativa edilizia a proprietà indivisa, adibita a dimora abituale del socio assegnatario; alloggio regolarmente assegnato dall’Istituto Autonomo Case Popolari; unità immobiliare posseduta nel territorio del Comune a titolo di proprietà o di usufrutto da cittadino italiano residente all’estero per ragioni di lavoro, a condizione che non risulti locata), ai fini dell’aliquota ridotta e della detrazione dell’imposta sono equiparate all’abitazione principale, come intesa dall’art. 8, comma 2 del D. Lgs. 504/1992:
a) l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziano o disabile che acquisisce la residenza in istituto di ricovero o sanitario a seguito di ricovero permanente, nonché presso la residenza di un parente entro il 3° grado o di un affine entro il 2°, a condizione che la stessa non risulti locata;
b) l’abitazione concessa dal possessore, in uso gratuito, a parenti di 1° grado che la occupano quale loro abitazione principale. Ai sensi dell’art. 1 del D. L. 437/1996, convertito nella L. 556/1996, il possessore deve essere residente nel Comune di Parma;
c) l’abitazione principale del soggetto passivo, costituita da più unità immobiliari di modesta consistenza catastale, collocate su più piani ai quali siano dislocati i servizi dell’abitazione stessa;
d) l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, posseduta in forma di proprietà indivisa.
Qualora ricorrano le condizioni di cui alla lettera b) del presente comma e nel caso di contitolarità dell'abitazione data in concessione, l'aliquota ridotta é applicabile esclusivamente dai titolari parenti di 1° grado del concessionario.
Soltanto a questi ultimi, inoltre, spetta operare la detrazione d'imposta commisurandone l'importo alla quota percentuale di possesso.


inoltre se a mia mamma avessimo fatto valere il diritto di abitazione avrebbe dovuto pagare tutto lei...ma essendo abitazione principale non avrei pagato nemmeno io


Ho un po' di confuzione insomma....cosa mi consigliate di fare????

Tenete presente che come dicevo ho sempre pagato non 'attivando' il diritto di abitazione della mamma. Se salta fuori adesso e' un problema????

Vi ringrazio per cortesia e pazienza

claudio parma

Il diritto di abitazione viene acquisito dal coniuge superstite senza necessità di alcuna "attivazione". Casomai si può perdere nel momento in cui non lo si esercita più, per esempio non abitando più il fabbricato.
Direi quindi che, più che non aver esercitato tale diritto, abbiate semplicemente sbagliato nell'individuazione del soggetto passivo Ici ed Irpef con la conseguenza che avete pagato più imposte del dovuto.
Tua madre, se ha sempre esercitato il diritto, sarà l'unico soggetto passivo d'imposta e sarà lei a dichiarare al 100% l'immobile godendo sia dell'esenzione nel 2008 ai fini Ici, sia della completa deduzione ai fini Irpef. Per voi sarà come non averlo. Potrà essere utile recarsi presso l'ufficio tributi del comune per chiarire il fatto.
Spero di esserti stato d'aiuto.
Ciao
 
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