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Gestione somme non ammesse nella congruità dei prezzi (decreto MiTe 14/02/2022)

Giorgio58

Utente
Dalla verifica della congruità dei prezzi (Decreto MiTe 14/02/2022) è risultato che per una categoria di lavoro il prezzo non è congruo indicando l'importo non ammesso. Tale importo nell'asseverazione ENEA va considerato in detrazione nel campo "la spesa ammessa è" o bisogna ridurre il prezzo offerto dall'impresa nel computo fino a renderlo congruo?
 
Se non ricordo male io ho fatto così: nel computo ho indicato le spese congrue, poi ho allegato una tabella dove ho riportato sia la spesa reale anche maggiore di quella congrua, e ho allegato le fatture reali. Nella asseverazione inoltre ti consente di indicare la spesa sostenuta e la spesa ammessa. Se no si rischia che la soluzione sia che ciò che eccede non si possa dichiararlo ......
 
Ciao Marcello,
io ho pensato di procedere in questa maniera:
  • ho allegato al computo la verifica della congruità dei prezzi secondo il decreto MiTe 14/02/2022, dove è indicata la somma non ammessa;
  • nell'asseverazione dell'ENEA nel campo "... di cui ammessi" ho indicato un importo al netto della suddetta somma non ammessa.
E' lo stesso ragionamento che si fa quando si superano i massimali.
In effetti è simile a quello che hai proposto tu.

Cosa ne pensi?
 
Ciao Marcello,
io ho pensato di procedere in questa maniera:
  • ho allegato al computo la verifica della congruità dei prezzi secondo il decreto MiTe 14/02/2022, dove è indicata la somma non ammessa;
  • nell'asseverazione dell'ENEA nel campo "... di cui ammessi" ho indicato un importo al netto della suddetta somma non ammessa.
E' lo stesso ragionamento che si fa quando si superano i massimali.
In effetti è simile a quello che hai proposto tu.

Cosa ne pensi?
A mio modesto parere bisogna asseverare la cifra congrua, quella pagata è da indicare e da giustificare con le fatture. È un concetto un po' diverso il mio ...... mi sembra
 
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