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Gestione commercianti in presenza di soci in pensione

Salve a tutti,
vi pongo un quesito: una societa' di persone (snc) ha svolto attivita' artigiana fino al 2006, i 3 soci erano iscritti alla Gestione Separata e hanno versato regolarmente i contributi previdenziali. Nel 2007 l'attivita' e' stata variata in PURA locazione di immobili propri, con contestuale cancellazione dalla Gestione Separata, poiche' 2 soci avevano maturato i requisiti per la pensione, e il terzo socio ha lavorato come dipendente, quindi non sono stati piu' versati contributi ai fini previdenziali.
sottolineo che 2 dei soci sono andati in pensione, mentre il terzo versa i contributi come dipendente,
la locazione di immobili rende obbligatoria anche l'iscrizione alla Gestione Commercianti?
se e' vero che i contributi vengono versati ai fini pensionistici, in questo caso, che senso ha l'iscrizione alla Gestione Commercianti?
l'eventuale versamento dei contributi della Gestione Commercianti va ad incrementare l'importo della pensione?
grazie
 
Il problema dell'iscrizione inps per i soci di società è di grande attualità in quanto recentemente l'INPS ha iniziato una vasta operazione di recupero contributivo proprio a carico dei soci di società.
Una prima notazione: perché se la società svolgeva attività artigiana i soci erano iscritti alla gestione separata? Avrebbero dovuto essere iscritti alla gestione artigiani.
Per i periodi dal 2007 in poi, nel momento in cui la società ha cessato l'attività artigiana per svolgere la pura locazione immobiliare, l'INPS potrebbe iscrivere d'ufficio i soci alla gestione commercianti in quanto l'attività in questione ha le connotazioni dell'attività commerciale ed i soci erano privi di copertura previdenziale. Il fatto di aver maturato i requisiti per la pensione non significa esonero dal versamento dei contributi.
In virtù del meccanismo della totalizzazione i contributi versati nelle varie gestioni dell'INPS potranno poi essere utilizzati ai fini del calcolo della futura pensione.
Bisogna sperare che i soci non subiscano alcun controllo, altrimenti l'iscrizione d'ufficio è certa.

Studio Pontecorvi
 
Ultima modifica di un moderatore:
ciao rodolfo 69, grazie mille per i chiarimenti.
in effetti per l'attivita' artigiana i soci versavano i contributi alla Gestione Artigiani.
Cio' che non mi e' chiaro e' il fatto che i soci, avendo maturato i requisiti della pensione, debbano continuare a versare contributi previdenziali inutilmente.
se e' vero che il principio secondo il quale il versamento dei contributi previdenziali e' valido ai fini pensionistici, a che scopo continuare a versare?
e' come se un dipendente che versa regolarmente i contributi mensilmente (trattendoli dalla busta paga), raggiunta la pensione, debba continuare a versare...mi sembra assurdo.
 
Confermo la risposta di Rodolfo69.
Aggiungo solo che se i soci-pensionati hanno compiuto i 65 anni, poessono chiedere all'inps la riduzione dei contributi al 50%: in pratica pagano la metà rispetto a chi versa l'importo intero.
Il pensionato che lavora e che quindi continua a versare contributi può richiedere periodicamente all'Inps (direi ogni 5 anni ma non sono un esperto di pensioni) l'aggiornamento dell'importo della propria pensione che, sulla base di quanto versato, verrà riliquidata (domanda di supplemento).
 
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