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Figlio dichiarato a carico (ma in realtà non lo era)

Buongiorno, vi scrivo per sottoporvi un annoso problema fiscale.
Sono una studentessa universitaria e da 6 anni svolgo prestazioni di lavoro occasionale che mi vengono pagate regolarmente con ritenuta d'acconto. Il problema sorge qui: convinta che la soglia da non superare per risultare a carico dei genitori fosse €5000, ho lavorato sempre evitando di superare tale cifra, ignara del fatto la soglia in questione, invece, è molto più bassa, ovvero attorno ai €2840 lordi l'anno. Dagli accertamenti che ho fatto risulta pertanto che per ben 3 anni ho superato tale limite (anche se non di molto) senza dichiarare nulla. I miei genitori, ovviamente ignari di tutto, hanno compilato i loro mod. 730 inserendomi come figlia a carico e mettendo in detrazione alcune spese che mi riguardano (tasse universitarie, spese mediche). Immagino che a questo punto io abbia da pagare delle sanzioni: qualcuno saprebbe dirmi come faccio a calcolare l'importo di questa mora? Ho anche sentito parlare di ravvedimento operoso: posso fare appello a questo? (Gli anni per cui risulto morosa sono il 2006, 2007 e 2008). Ringrazio chiunque mi possa essere d'aiuto.
 
Riferimento: Figlio dichiarato a carico (ma in realtà non lo era)

Cara Cleopatra,

come già spiegato in altri thread, tu non devi pagare proprio nulla, nè tantomeno puoi ravvederti ex art. 13 del D. Lgs. 472/97.

Saranno i tuoi genitori a dover versare la differenza d'imposta per carichi di famiglia non spettanti, oltre sanzione (20%) e interessi moratori (attualmente 3%).
Dal tenore della tua domanda mi fai intendere che hanno già ricevuto un controllo formale ex art. 36-ter del D.P.R. 600/73 per l'anno d'imposta 2006 e che hai timore che ciò avvenga anche per i periodi d'imposta successivi.

Tale preoccupazione è più che plausibile, considerato che tale tipo di controllo, anche se rientra nella sfera del 36-ter, è automatico, ovvero computerizzato, in base alle dichiarazioni 770 dei sostituti d'imposta.

Il mio consiglio è quello di attendere i suddetti controlli, evitando qualsiasi ricorso da parte dei tuoi genitori all'istituto del ravvedimento operoso, anche se poi la decisione finale spetta sempre a loro.
 
Riferimento: Figlio dichiarato a carico (ma in realtà non lo era)

Concordo con quanto detto da Mrdike con una precisazione.
Sull'ultima dichiarazione i tuoi genitori (sempreche' non siano iniziati i controlli dell'agenzia delle entrate, ma ne dubito) possono intervenire con l'istituto del ravvedimento operoso, versando la differenza di imposta con interessi e sanzioni ridotte.
Ciao
 
Riferimento: Figlio dichiarato a carico (ma in realtà non lo era)

Grazie MrDike,
è come dici tu: abbiamo ricevuto una lettera della finanza che chiedeva di poter vedere tutta la documentazione di ciò che i miei hanno messo in detrazione per l'anno 2006. Quando mia madre si è recata all'agenzia delle entrate le hanno sottolineato il fatto di avermi inserita come figlia a carico quando invece non la sono.
Siccome ho letto qualcosa su questo ravvedimento operoso (che deve essere fatto entro 365 gg), speravo che almeno per l'anno 2008 i miei genitori potessero apportare le correzioni al loro 730, fatto a giugno 2009 (valido per l'anno 2008), in modo da pagare delle sanzioni ridotte.
Che macello!
 
Riferimento: Figlio dichiarato a carico (ma in realtà non lo era)

Concordo con quanto detto da Mrdike con una precisazione.
Sull'ultima dichiarazione i tuoi genitori (sempreche' non siano iniziati i controlli dell'agenzia delle entrate, ma ne dubito) possono intervenire con l'istituto del ravvedimento operoso, versando la differenza di imposta con interessi e sanzioni ridotte.
Ciao

Non solo, bisogna presentare altresì un Mod. UNICO 2009 barrando la casella "Dichiarazione Integrativa" presente nel frontespizio.
Ciao.
 
Riferimento: Figlio dichiarato a carico (ma in realtà non lo era)

Grazie DOD73 e Rocco.
Posso approfittare ancora di voi?
Mi spieghereste come fare questo ravvedimento operoso?
Attraverso il Mod. Unico? I miei genitori detraggono ogni anno attraverso MOD 730.
 
Riferimento: Figlio dichiarato a carico (ma in realtà non lo era)

Hai fatto bene a puntualizzarlo, la dichiarazione integrativa da' luogo appunto alla differenza di imposta cui facevo riferimento. Quando noi addetti ai lavori in questi casi parliamo di ravvedimento operoso facciamo riferimento altresi' alla dic. integrativa.
Ciao
 
Riferimento: Figlio dichiarato a carico (ma in realtà non lo era)

grazie dod73 e rocco.
Posso approfittare ancora di voi?
Mi spieghereste come fare questo ravvedimento operoso?
Attraverso il mod. Unico? I miei genitori detraggono ogni anno attraverso mod 730.

rivolgendoti al commercialista di fiducia (o al caaf) i tuoi genitori devono presentare unico 2009 (dic. Integrativa), versando la differenza di imposta, interessi e sanzioni.
 
Riferimento: Figlio dichiarato a carico (ma in realtà non lo era)

Nell'ipotesi in cui la dichiarazione originariamente presentata contenga errori ed omissioni rilevabili e non rilevabili in sede di liquidazione delle imposte dovute (ai sensi degli artt. 36-bis e 36-ter), è possibile procedere alla contestuale regolarizzazione dei predetti errori ed omissioni mediante la presentazione di un'unica dichiarazione integrativa e il pagamento delle somme complessivamente dovute e cioè del tributo o della maggiore imposta dovuta o del minor credito, delle sanzioni ridotte che devono essere rapportate ai rispettivi ammontari di riferimento e dei relativi interessi moratori al tasso legale.

Sono considerati errori ed omissioni non rilevabili in sede di liquidazione delle imposte dovute (ai sensi degli artt. 36-bis e 36-ter) l'omessa o l'errata indicazione di redditi e l'esposizione di indebite detrazioni di imposta o di indebite deduzioni dell'imponibile; si tratta, in pratica, di errori e di omissioni che configurano la violazione di infedele dichiarazione, per la quale l'art. 1, comma 2, D. Lgs. n. 471/1997, prevede la sanzione dal 100 al 200% della maggiore imposta o della differenza del credito.

Ne deriva che la regolarizzazione spontanea degli errori e delle omissioni in argomento comporta il pagamento della sanzione ridotta ad un decimo del 100%, della maggiore imposta o del minor credito e dei relativi interessi moratori al tasso legale.

Nella fattispecie esaminata, prima delle modifiche (rectius: riduzioni) introdotte dal D.L. 20 Novembre 2008 n. 185, convertito, con modificazioni, dalla Legge 28 Gennaio 2009 n. 2, la sanzione, in caso di ravvedimento operoso, sarebbe stata pari a 1/5 del minimo (100%), ovvero il 20%, identica a quella dovuta e ridotta a 2/3* nel caso in cui le somme a debito siano pagate entro trenta giorni dal ricevimento dell'esito del controllo formale della dichiarazione, effettuato ai sensi dell'articolo 36-ter del D.P.R. 29 Settembre 1973 n. 600 (art. 3, comma 1, del D. Lgs. 18 Dicembre 1997 n. 462).

Attualmente è pari a 1/10 del minimo, ovvero il 10%, pertanto avresti un "risparmio" pari al 10% delle imposta dovuta, oltre ad un minor versamento di interessi moratori.

*Nei casi di omesso, insufficiente o ritardato versamento in acconto o a saldo delle imposte risultanti dalla dichiarazione si applica la sanzione amministrativa pari al 30 per cento di ogni importo non versato o versato in ritardo. Identica sanzione si applica sulle maggiori imposte risultanti dai controlli automatici e formali effettuati ai sensi degli articoli 36-bis e 36-ter del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (art. 13 del D. Lgs. 18 Ficembre 1997 n. 471).
 
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