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Fatture elettroniche e fattura di cortesia...impostazione diversa

catia71

Utente
Buongiorno,
ho questo dubbio, mi sono capitate tra le mani le copie di cortesia di fatture elettroniche di un fornitore, queste fatture sono diverse per alcuni punti, in modo particolare rinvengo uno sconto concesso da pagamento in anticipo da parte del compratore, e che nella fattura elettronica non viene per niente evidenziato, in pratica tutto avviene per differenza. Ora mi chiedo se la registrazione per differenza sia corretta contabilmente, a parer mio gli sconti cassa essendo condizionati al pagamento dovrebbero essere trattati come proventi finanziari...però è la fattura elettronica il documento ufficiale e lì non c'è lo sconto...come dovrei trattarlo?
 
Non mi sono spiegata bene: la fattura elettronica reca totale 100 imponibile 81,97+iva 18,03...la fattura di cortesia reca 90-8.03(sconto cassa)+18.03 totale sempre 100. La differenza è che nella fattura elettronica non c'è la traccia dello sconto cassa e il problema mi si crea sul punto vendita che registra le entrate del magazzino e che si basa sulla fattura di cortesia o sul ddt che accompagna la merce che registra gli ingressi con i prezzi comprensivi dello sconto cassa. Me ne se sono resa conto appunto incrociando le registrazioni contabili con gli acquisti di magazzino per importi differenti, per cui non so se sia corretto integrare la fattura elettronica con la copia di cortesia per dare evidenza della differenza data dallo sconto.
 
sconto condizionato o no, la fattura elettronica è l'unica che vale, totale 100 imponibile 81,97+iva 18,03

il problema che si crea sul punto vendita se serve risolverlo si risolve registrando le entrate del magazzino come da fattura elettronica
 
Buongiorno Catia/Studiocel: proprio perchè fiscalmente la fattura elettronica è l'unico documento dotato di valenza, non capisco come si possa emettere un documento di cortesia diverso, e non ne capisco lo scopo. Secondo me poi la fattura dovrebbe essere emessa al lordo dello sconto, poi sul campo "pagamento" metti eventualmente il netto, questo non darà problemi al magazzino del compratore in sede di imputazione articoli.
 
in ogni caso anche nella copia di cortesia è stato considerato sconto incondizionato come la fattura elettronica...stesso imponibile stessa iva...quindi non è poi così diverso...

se vogliamo dire che è sbagliato incondizionato e che esatto sarebbe condizionato, ci sta....ma al 99% lo sconto cassa viene sempre trattato incondizionato...
 
Buongiorno Catia/Studiocel: proprio perchè fiscalmente la fattura elettronica è l'unico documento dotato di valenza, non capisco come si possa emettere un documento di cortesia diverso, e non ne capisco lo scopo. Secondo me poi la fattura dovrebbe essere emessa al lordo dello sconto, poi sul campo "pagamento" metti eventualmente il netto, questo non darà problemi al magazzino del compratore in sede di imputazione articoli.

Ma se la fattura venisse emessa al lordo dello sconto comporterebbe un valore diverso della quota di IVA. A mio parere, in base all'esempio di Catia, lo sconto dovrebbe essere decurtato dal prezzo totale della singola linea (ottenuto moltiplicando quantita' e prezzo unitario). Forse chi compila la fattura elettronica sul software dedicato ha timore ad utilizzare le funzioni di sconto, e la copia di cortesia potrebbe essere ottenuta ad hoc, magari in modo artigianale.
 
Non mi sono spiegata bene: la fattura elettronica reca totale 100 imponibile 81,97+iva 18,03...la fattura di cortesia reca 90-8.03(sconto cassa)+18.03 totale sempre 100.
se vogliamo dire che è sbagliato incondizionato e che esatto sarebbe condizionato, ci sta....ma al 99% lo sconto cassa viene sempre trattato incondizionato...
Ma se la fattura venisse emessa al lordo dello sconto comporterebbe un valore diverso della quota di IVA. A mio parere, in base all'esempio di Catia, lo sconto dovrebbe essere decurtato dal prezzo totale della singola linea (ottenuto moltiplicando quantita' e prezzo unitario). Forse chi compila la fattura elettronica sul software dedicato ha timore ad utilizzare le funzioni di sconto, e la copia di cortesia potrebbe essere ottenuta ad hoc, magari in modo artigianale.
Buongiorno Franco - a mio avviso Studiocel ha centrato il problema, ovvero lo sconto "pronta cassa" è uno sconto condizionato al pagamento - in contanti al ritiro (o anticipato), altrimenti prezzo lordo. Infatti, nell'esempio di Catia la fattura elettronica è al netto e, a mio avviso è scorretta. Se il cliente anzichè pagare 100 pagasse 95, il fornitore molto semplicemente rileva sconti e abbuoni passivi (e il cliente sconti e abbuoni attivi). Il magazzino, nell'imputare il prezzo dell'articolo non sa se la propria azienda è in grado di pagare in contanti quindi, sempre a mio discutibile parere, dovrebbe caricare il prezzo pieno - nella pratica il pagamento standard non è in contanti, ma dilazionato mentre la rimessa diretta è "una tantum".
In merito alla problematica iva, sicuramente il fornitore verserà + iva... e infatti l'art. 26 del dpr 633/72, guarda caso, dice che la nota di credito può essere emessa ma non è obbligatorio emetterla (anche l'erario guarda alla propria cassa).
Buona giornata a tutti.
 
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