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Fatturazione elettronica clienti esteri.

Samdro

Utente
Mi trovo in difficoltà riguardo l'emissione di fatture elettroniche a clienti esteri.
Vendo oggetti d'arte e d'antiquariato tramite il mio sito web e siti d'aste come Catawiki. Opero nel regime del margine come impresa individuale non in regime forfettario.
Catawiki, ma anche il mio stesso sito basato su shopify non richiede ai clienti il C.F. in fase d'acquisto, ma è un dato richiesto per la fattura elettronica. Dovendo trattare con clienti provenienti da tutto il mondo, e in particolare dall'Europa mi trovo in estrema difficoltà a dover domandare ogni volta il loro C.F. rende la vendita difficilissima rovinando l'esperienza, senza considerare che molto spesso non sono collaborativi e non vogliono condividere questo tipo di dato, dato che in altri paesi delle volte viene ritenuto un dato molto sensibile.
E' un argomento che mi fa ribollire il sangue perché leggevo che solo noi in Italia abbiamo questo tipo di regole così stringenti, ed entrano in contrasto con quelle europee riguardo la protezione dei dati personali per la privacy. In pratica per come è strutturato il tutto se nel tuo sito web nella sezione di check-out metti una casella obbligatoria per il C.F. di un cliente estero non stai rispettando le regole in materia di protezione dei dati personali però allo stesso modo è obbligatoria per l'emissione delle fatture elettroniche.
Paradosso all'italiana.
Sul sito dell'agenzia delle entrate riporta come obbligatorio compilare il campo ID fiscale, sul web leggo pareri contrastanti, c'è chi sostiene che si può compilare con 7zeri "0000000".
Come mi devo comportare?
 
Buongiorno: nei mesi scorsi ho emesso fattura a cliente extracomunitario (USA) e ho indicato l'equivalente della sua partita iva da lui comunicata - sul cap ho messo gli zeri - sul codice paese ho inserito US.

Questo l'estratto delle FAQ dal sito ADE:
Come si predispone una fattura elettronica nei confronti di operatori/consumatori finali stranieri privi di identificativo fiscale italiano tramite la procedura disponibile sul portale ”Fatture e corrispettivi” e il software stand alone dato che viene richiesta obbligatoriamente l’indicazione del codice fiscale o della partita Iva?
L’operatore IVA italiano può scegliere di emettere verso un cliente estero (comunitario o extracomunitario) sia soggetto business che consumatore finale, una fattura elettronica (in tal caso non sarà necessario trasmettere i dati di tale fattura tramite l’esterometro). La fattura elettronica predisposta deve riportare:
  • nel campo Codice destinatario il 7 caratteri “XXXXXXX”
  • nella sezione 1.4.1.1 “IdFiscaleIVA” del blocco 1.4 “Cessionario/Committente”, rispettivamente:
    • nel campo 1.4.1.1.1 “IdPaese” il codice Paese estero (diverso da IT e espresso secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code);
    • nel campo 1.4.1.1.2 “IdCodice” un valore alfanumerico identificativo della controparte (fino ad un massimo di 28 caratteri alfanumerici su cui il SdI non effettua controlli di validità); se il cliente è un soggetto consumatore finale estero, compilare anche in questo caso solo il campo 1.4.1.1.2 “IdCodice” lasciando vuoto il campo 1.4.1.2 “CodiceFiscale”
Infine, per indicare in fattura l’indirizzo estero del cliente bisognerà selezionare la nazione di appartenenza (e così non sarà necessario compilare la Provincia) e il campo CAP andrà compilato con il valore generico 00000. Si potrà utilizzare l’indirizzo per indicare il CAP straniero.
 
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