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Fattura nel regime dei minimi

Devo fatturare una consulenza ad un'azienda estera come si fa?

Dovresti precisare meglio, quale stato estero e che tipo di consulenza.

Premesso che:

1) lo stato estero sia UE, ad esempio Germania;

2) la prestazione sia "generica" ex art. 7-ter, DPR 633/72;

3) il committente soggetto passivo IVA (ad esempio impresa);

Emettere fattura senza evidenziare IVA.
Indicare in fattura riferimento al regime minimi (art. 1, comma 100, Legge n. 244/2007).
Non compilare Intrastat come precisato dalla Circolare n. 36/2010.
 
Grazie per la cortese risposta.

Precisando, l'azienda è austriaca e la consulenza ha come oggetto l'elaborazione di dati.

Dovrei quindi evitare anche ritenuta e bollo sulla fattura?

Se non ti chiedo troppo potresti farmi un esempio?
 
Grazie per la cortese risposta.

Precisando, l'azienda è austriaca e la consulenza ha come oggetto l'elaborazione di dati.

Dovrei quindi evitare anche ritenuta e bollo sulla fattura?

Se non ti chiedo troppo potresti farmi un esempio?

Sulla fattura emessa al committente austriaco:

1) non va esposta IVA ma indicazione "IVA non addebitata/esclusa ex art. 1, comma 100, L. 244/2007";

2) non va conteggiata ritenuta acconto.
In merito va verificata la convenzione contro le doppie imposizioni Italia - Austria che all'art. 14 dice "i redditi che un residente di uno Stato [Italia] contraente ritrae dall'esercizio di una libera professione o da altre attività indipendenti di carattere analogo sono imponibili soltanto in detto Stato [italia], a meno che tale residente non disponga abitualmente, nell'altro Stato contraente [Austria], di una base fissa per l'esercizio delle sue attività. Se egli dispone di tale base, i redditi sono imponibili nell'altro Stato [Austria] ma unicamente nella misura in cui sono imputabili a detta base fissa".
Gli stati tra le parentesi quadre le ho aggiunte io. In breve, come già detto no ritenuta nel tuo caso.

3) imposta di bollo: alcuni dicono che non va messa visto che l'imposta di bollo è un'imposta italiana. Io comunque, prudenzialmente, la marca da bollo la metterei;

4) No intrastat come già detto in un precedente intervento;

5) quindi l'esempio è semplice: Descrizione della prestazione, ben circostanziata (non generica) € 500,00; Imponibile € 500,00; Descrizione per esclusione IVA (vedi sopra); TOTALE € 500,00.
 
Gentilissimo e chiarissimo.

Solo un'ultima cosa. Al punto 2 da quanto ho capito se avessi una base fissa in Austria ( un ufficio per esempio), dovrei dichiarare i redditi generati in Austria al fisco austriaco e quelli generati in Italia al fisco italiano e quindi fare 2 diversi tipi di fatture secondo i rispettivi paesi.
 
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