Grazie per la cortese risposta.
Precisando, l'azienda è austriaca e la consulenza ha come oggetto l'elaborazione di dati.
Dovrei quindi evitare anche ritenuta e bollo sulla fattura?
Se non ti chiedo troppo potresti farmi un esempio?
Sulla fattura emessa al committente austriaco:
1) non va esposta IVA ma indicazione "IVA non addebitata/esclusa ex art. 1, comma 100, L. 244/2007";
2) non va conteggiata ritenuta acconto.
In merito va verificata la convenzione contro le doppie imposizioni Italia - Austria che all'art. 14 dice "i redditi che un residente di uno Stato [Italia] contraente ritrae dall'esercizio di una libera professione o da altre attività indipendenti di carattere analogo sono imponibili soltanto in detto Stato [italia], a meno che tale residente non disponga abitualmente, nell'altro Stato contraente [Austria], di una base fissa per l'esercizio delle sue attività. Se egli dispone di tale base, i redditi sono imponibili nell'altro Stato [Austria] ma unicamente nella misura in cui sono imputabili a detta base fissa".
Gli stati tra le parentesi quadre le ho aggiunte io. In breve, come già detto no ritenuta nel tuo caso.
3) imposta di bollo: alcuni dicono che non va messa visto che l'imposta di bollo è un'imposta italiana. Io comunque, prudenzialmente, la marca da bollo la metterei;
4) No intrastat come già detto in un precedente intervento;
5) quindi l'esempio è semplice: Descrizione della prestazione, ben circostanziata (non generica) € 500,00; Imponibile € 500,00; Descrizione per esclusione IVA (vedi sopra); TOTALE € 500,00.