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Fattura con IVA errata e soluzione proposta dall'impresa non corretta

Erik1

Utente
Salve a tutti!
Proverò con un esempio numerico a far capire cosa mi è successo.
Nell'ambito di una ristrutturazione edilizia un'impresa ha emesso una fattura "errata" e anzichè farmi 1.000 euro di corrispettivo più 100 euro di IVA al 10% mi ha fatto una fattura con l'IVA al 22%.
Dopo aver pagato mi sono tardivamente accorto dell'errore (gli importi erano meno evidenti perché era un sal) ed ho richiesto l'emissione di una nota di credito per i 120 euro di IVA non dovuta.
L'impresa tergiversa e non mi sta facendo la nota di credito.
In base a come la vedono loro vorrebbero "abbonarmi" dal prossimo SAL 120 euro di lavori ma ritengo che questo non sia corretto perchè così è come se gli dessi 120 euro in nero e, comunque, loro su quei 120 euro non ci pagherebbero l'IVA.
E' corretto quello che ho scritto?
Oltre a ribadire, questa volta con PEC, che voglio una nota di credito e il pagamento in mio favore del 12% di IVA non voluto come posso (citando norme, interpretazioni o circolari dell'AdE) smontare la loro proposta?
Grazie,

Erik
 
Ti ha fatto pagare 120 in più e per riparare te li sconta mettendoceli lui....stai facendo una crociata per il nulla contro l'unico che ci mette del suo...
 
sono d'accordo... l'iva agevolata 10% non è automatica è appunto un'agevolazione su richiesta del cliente, ovviamente hai diritto ad usufruire dell'aliquota più bassa se hai i requisiti rilasciando l'apposita dichiarazione di applicazione dell'aliquota agevolata, in questo caso l'azienda non ha intascato qualcosa in più, perché li ha versati allo stato e se li storna dal suo avere al limite è fessa.
 
I numeri erano un esempio ma la cifra è più importante. Il fatto è che vista la produzione mi sa che prima del prossimo SAL li caccio e gli chiedo prima i danni e così preferisco recuperare prima una parte dei soldi.
 
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