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Errore materiale comesso dal comune.

Sempre in tema di ricorso, e, sempre ai dubbi che mi "assalgono", vi chiedo se è corretto fare emergere nel ricorso gli errori di calcolo commessi dal Comune. Nel caso specifico, l'Ente erroneamente ha indicato una percentuale di possesso diversa rispetto a quella che effettivamente era. Mi spiego: la parte X acquista un diritto di abitazione dell'alloggio mediante una cooperativa edilizia (a proprietà divisa) il 20/06/2007, il rogito avviene il 01/10/2007, ciò significa che, dal mese di Luglio a Settembre 2007, la parte X ha il 100% di possesso, che si trasforma dal 01/10/2007, nel 50%, in quanto il coniuge della parte x acquista la proprietà a seguito dell'atto di compravendita. Nell'allegato all'atto di accertamento il comune erroneamente indica il 50% da Luglio a Dicembre 2007. Vi chiedo se nel ricorso devo fare leva su questo errore del Comune?
Inoltre, al coniuge che ha acquistato la proprietà con il rogito, gli viene annullato l'atto di accertamento (ma ancora non riceve nessuna comunicazione ufficiale da parte del Comune, il responsabile dell'ufficio si è impegnato ad annullare l'atto), ma vi chiedo se anche questo fatto deve risaltare nel ricorso.
Spero di essere stato chiaro.
A presto.
 
certamente nel ricorso dovrai sollevare le doglianze che hai indicato.
sarebbe però più utile, prima di instaurare un contenzioso, rivolgersi al comune per tentare una loro correzione.
ciao
 
La correzione comporterebbe la decadenza dal diritto di elevare l'accertamento per omessa dichiarazione ici, perché una correzione da parte del Comune comporterebbe un nuovo avviso di accertamento? Aggiungo quanto segue, visto che ci troviamo nell'ambito dell'errore materiale da parte dell'Ente, questa fattispecie è inquadrabile nell'ambito del vizio di merito giusto? Se fosse così, devo citare nel ricorso la seguente dicitura "ricorso: diritto e di merito"
Che ne pensate?
 
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