emil
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Riferimento: E adesso come la mettiamo?
Calciopoli Oggi di Christian Roccca
Oggi al processo napoletano sono successe, tra le altre, quattro cose:
1) ll giudice Teresa Casoria ha detto al pm Narducci: «Le telefonate mi sembrano rilevanti»
2) Pare ci fossero contatti tra i designatori e quasi tutta la serie A (alla prossima udienza le telefonate). A dimostrazione della bufala dell’associazione a delinquere moggiana
3) Il tenente colonnello Auricchio, l’uomo che ha condotto le indagini di calciopoli, svela che Facchetti e Bergamo andavano anche a cena insieme e certo non per il piacere di prendersi un te.
4) E’ stata letta un’intercettazione tra Facchetti, quello "dolce e severo" che secondo Moratti non sapeva nemmeno che cosa fossero i gettoni telefonici, e Bergamo. In questa intercettazione i due parlano di griglie (accusa massima fatta a Moggi) e Facchetti chiede di mettere in griglia Collina ("Metti a Collina", da farci un rap come "Metti a Cassano".
Questa sola telefonata, ma ce ne sono altre, è violazione dell’articolo 1 del codice sportivo, per cui è stata condannata la Juventus. Io continuo a pensare che queste telefonate, quelle di Moggi e di Facchetti e di Moratti, fossero violazioni dell’articolo 1, l’articolo sulla lealtà sportiva, non illeciti sportivi (qualche dubbio, invece, su una particolare telefonata di Facchetti e su quasi tutte quelle del milanista Meani).
Ma la Juve è stata retrocessa, perché sono state considerate illeciti sportivi, con un’interpretazione giurisprudenziale alquanto fantasiosa. Ora delle due l’una: o restituite alla Juventus scudetti, onore e gli chiedete anche scusa, ringraziando che gli addormentati di Torino non facciano richiesta danni oppure mandate in B anche gli indossatori di scudetti altrui dopo avergli tolto lo scudetto falso (vinto in segreteria, come dice Mourinho) e quei tre o quattro vinti nei campionati aziendali falsificati dall’eliminazione dei concorrenti
Calciopoli Oggi di Christian Roccca
Oggi al processo napoletano sono successe, tra le altre, quattro cose:
1) ll giudice Teresa Casoria ha detto al pm Narducci: «Le telefonate mi sembrano rilevanti»
2) Pare ci fossero contatti tra i designatori e quasi tutta la serie A (alla prossima udienza le telefonate). A dimostrazione della bufala dell’associazione a delinquere moggiana
3) Il tenente colonnello Auricchio, l’uomo che ha condotto le indagini di calciopoli, svela che Facchetti e Bergamo andavano anche a cena insieme e certo non per il piacere di prendersi un te.
4) E’ stata letta un’intercettazione tra Facchetti, quello "dolce e severo" che secondo Moratti non sapeva nemmeno che cosa fossero i gettoni telefonici, e Bergamo. In questa intercettazione i due parlano di griglie (accusa massima fatta a Moggi) e Facchetti chiede di mettere in griglia Collina ("Metti a Collina", da farci un rap come "Metti a Cassano".
Questa sola telefonata, ma ce ne sono altre, è violazione dell’articolo 1 del codice sportivo, per cui è stata condannata la Juventus. Io continuo a pensare che queste telefonate, quelle di Moggi e di Facchetti e di Moratti, fossero violazioni dell’articolo 1, l’articolo sulla lealtà sportiva, non illeciti sportivi (qualche dubbio, invece, su una particolare telefonata di Facchetti e su quasi tutte quelle del milanista Meani).
Ma la Juve è stata retrocessa, perché sono state considerate illeciti sportivi, con un’interpretazione giurisprudenziale alquanto fantasiosa. Ora delle due l’una: o restituite alla Juventus scudetti, onore e gli chiedete anche scusa, ringraziando che gli addormentati di Torino non facciano richiesta danni oppure mandate in B anche gli indossatori di scudetti altrui dopo avergli tolto lo scudetto falso (vinto in segreteria, come dice Mourinho) e quei tre o quattro vinti nei campionati aziendali falsificati dall’eliminazione dei concorrenti