Confermo la risposta di Annamaria: purtoppo per mia ingenuita` e/o superficialita`, era rimasto tutto a nome mio!!!
cerrrtoooo che si può ..................e allora non si può avere moglie ubriaca e botte piena
Caro Paco, dici che tuo fratello ha abitato nel tuo immobile per un certo periodo di tempo, ma:
- non hai atti comprovanti (comodato assente)
- le utenze sono a te intestate (nessuna evidenza di fatto)
Almeno questo mi pare di aver capito in base a quanto dici, che per la verità non è molto chiaro (il titolo del post ad esempio parla di cessione che in realtà è un comodato, che peraltro nella pratica non hai redatto).
In tali condizioni non potrai dimostrare quanto dici, consiglio quindi di trattare il tutto come seconda casa (a meno che tu non vi abitassi).
Se ora c'è tua nonna, sulla scorta di questa esperienza, procedi con redazione documenti comprovanti tale condizione almeno per il futuro.
Ciao
Come risposto dall'agenzia delle entrate, il cambio di residenza non era necessaria (serviva l'autocertificazione e "l'idonea documentazione" da cui nasce il mio post).
Concordo invece sul comodato "verbale" e (purtoppo) sulla denuncia alla PS.
....quanti sbagli.....
Ma non è che hai un'altra abitazione principale? No perchè la deduzione spetta per un'unica abitazione!
In ogni caso non è vero che bisognava almeno portare la residenza nell'immobile, in quanto può essere sufficiente l'autocertificazione e idonea documentazione comprovante che quella è l'abitazione principale del fratello (utenze, ecc.), e tra l'idonea documentazione potrebbe rientrare magari anche un eventuale contratto scritto di comodato (peraltro non sufficiente). In pratica il mancato spostamento della residenza comporta l'inversione dell'onere della prova: sei tu ora a dover dimostrare che quella è l'abitazione principale di tuo fratello.