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Donazione/vendita di Terreno ex agricolo

Marco89

Utente
Buona sera,
prima di tutto devo fare i complimenti per la tipologia di discussioni e la serietà con cui vengono affrontate.. Ma soprattutto per l’impegno che gli utenti ci mettono per rispondere… Devo dire che in più di un’occasione il forum mi è tornato utilissimo per alcuni “ problemini “, ma questa volta pur avendo delle valide discussioni, mi manca qualche tassello..

Il mio dubbio è inerente il tema della donazione..
Mio nonno 85enne, è proprietario di un terreno ex agricolo ( per ex, intendo che il comune ha passato in regione con il nuovo piano la richiesta di edificabilità ), sul quale si erge una cascina ( non rudere ) nella quale hanno vissuto fino a 4 anni fa degli inquilini, che ora sta per diventare edificabile..
Tale terreno+cascina è posseduto da mio nonno da circa 40 anni, ed è stato per parecchi anni anche la sua residenza. Ora vista questa importante opportunità, si sta pensando nei prossimi mesi di vendere tutto a degli edili fortemente interessati. Il dubbio è che ormai siamo in ritardo per la rivalutazione del terreno ( 4% ), e non so se nella finanziaria del 2011 verrà prorogata tale opportunità. Vorrei capire cosa ci conviene fare in considerazione del fatto che i figli sono due ( mio zio e mio padre, e che siamo sotto il milione di euro previsto come franchigia a testa )
Far vendere direttamente a mio nonno, vorrebbe dire pagare una plusvalenza ENORME ( stando alle rivalutazioni istat del terreno ), mi chiedo se avrebbe senso attivare una pratica di donazione nei confronti dei 2 figli ( inserendo della denuncia di donazione un valore adeguato al valore di mercato “ possibile..? senza rivalutazione, nella successione non lo è..) ed in seguito far procedere alla vendita i 2 figli, ottenendo un beneficio durante l’atto di vendita… In funzione del fatto che mio nonno ha 85 anni, e del fatto che difficilmente il costruttore pagherà per contanti tutta la somma ( ma che offrirà 20/25% del costruito, quindi un rientro abbastanza lungo ) un azione di questo tipo potrebbe essere vista come una manovra elusiva..? Finisco, so che la vendita di un bene donato è difficile in quanto le banche difficilmente danno i mutui all’acquirente, ma frazionando il terreno, magari gli edili potrebbero essere di più e non avere bisogno di mutui…!! Ha senso..?
Grazie mille per ogni forma di risposta..
Marco
 
Riferimento: Donazione/vendita di Terreno ex agricolo

La donazione che prospetti è una facile manovra elusiva che l' AdE contrasta fortemente, sconsigliabile.
A mio parere l'unica prospettiva che hai è quella dell'eventuale riapertura dei termini per la rivalutazione.
 
Riferimento: Donazione/vendita di Terreno ex agricolo

Grazie per la immediata risposta.. Capisco benissimo, quello che dici, ma a questo punto mi viene da pensare, che la donazione pur prevista ed applicabile sull'intero asse ereditario, non possa... IN REALTA'.... mai essere applicata per i beni immobili...........mi chiedo quali siano i criteti oggettivi con cui lAdE possa imputare e vedere delle manovre elusive.... Se la mettiamo in chiave schematica:
AZIONE - nasce una opportunità ( terreno che diiventa edificabile ), REAZIONE - si cerca di sfruttarla ( vendita terreno )
MEZZO - vendita e gestione delle trattative da parte dei figli, vista l'anziana età del padre ( mi sembra più che razionale).
In + ricordiamoci che gli edili difficilmente pagano cash... si tratterebbe di avere delle costruzioni in contropartita...delle quali comunque il papà difficilmente ne benificierebbe.. Sto solo cercando di capire il concetto di posso ma non devo...!!!!!.. In riferimento al mio primo post, vorrei capire la questione della lottizzazione.. è difficile da perseguire...? che serve..? tempi..? ne vale la pena..?
Grazie
 
Riferimento: Donazione/vendita di Terreno ex agricolo

AZIONE - nasce una opportunità ( terreno che diiventa edificabile ), REAZIONE - si cerca di sfruttarla ( vendita terreno )
MEZZO - vista l'anziana età del padre, questi fa una procura ai figli che così possono gestire tutta la trattativa.

Guarda che tuo padre può benissimo fare una donazione, ma la successiva vendita così vicina alla donazione farebbe insospettire non poco. E poi, dicimocelo fuori dai denti, la donazione che volete fare ha proprio un intento elusivo.
Ti rinvio a questo autorevole parere:
Plusvalenze da cessione di terreni edificabili e rischi per la sicurezza delle contrattazioni. - Notaio San Don, studio notarile dott. Valeria Terracina.

Altro discorso è la cessione di terreni lottizzati, i quali godono di un regime fiscale agevolato, e cioè per quest'ultimi è possibile, ai fini del calcolo della plusvalenza, assumere come costo d'acquisto il valore dell'area al momento di inizio della lottizzazione, o al quinto anno anteriore a tale inizio.
Questo perchè chi lottizza un terreno va incontro ad un impegno economico rilevante.
Anche per questo caso ti rinvio ad una recente risoluzione dell' AdE (risposta ad interpello):
http://www.agenziaentrate.gov.it/wp...&CACHEID=bd810200426e0a99877f9fc065cef0e8

Naturalmente mi rimetto anche ad altri autorevoli pareri (sicuramente più del mio) di tanti esperti del forum.

Ciao
Antonio
 
Riferimento: Donazione/vendita di Terreno ex agricolo

SCUSA, non voglio assoutamente mettere in discussione il tuo parere.. non hai idea di quanto i tuoi consigli mi siano utili...sto solo valutando tutte le ipotesi possibili.... ed ovviamente, quando ci sono in ballo dei soldini... si comincia subito pensando alla strada più economica.. o vantaggiosa.. Cmq, ora che mi ci hai fatto pensare, mi viene in mente, che nella variante strutturale passata dal comune in regione, sul nostro terreno appaiono gli indici delle areee normative V/IEL pu, con riferimento agli art. 26 e 30 ed è chiaro che su quota parte del terreno, ci è stato tolto un buon 10% che è stato destinato a S, ovvero area servizi pubblici.. questo magari passa già gia come atto volto alla preparazione urbanistica..?? forse qui però rientriamo in altri campi..?
 
Riferimento: Donazione/vendita di Terreno ex agricolo

Cmq, ora che mi ci hai fatto pensare, mi viene in mente, che nella variante strutturale passata dal comune in regione, sul nostro terreno appaiono gli indici delle areee normative V/IEL pu, con riferimento agli art. 26 e 30 ed è chiaro che su quota parte del terreno, ci è stato tolto un buon 10% che è stato destinato a S, ovvero area servizi pubblici.. questo magari passa già gia come atto volto alla preparazione urbanistica..?? forse qui però rientriamo in altri campi..?

Dovresti spiegarti meglio, mi sembra che ti stai andando un pò in confusione.:frusty2:
La lottizzazione è un'iniziativa che prende il privato stipulando una convenzione col comune, realizzando in privato (cioè a proprie spese) quelle opere di urbanizzazione che dovrebbe realizzare il comune con un piano particolareggiato di attuazione del piano regolatore.
Siccome la realizzazione di queste opere è COSTOSO, quando venderai il suolo già lottizzato avrai lo sconto fiscale di cui ti dicevo.
Quello a cui tu ti riferisci sono destinazioni urbanistiche, che sono le indicazioni minime che un piano regolatore deve prevedere per determinate zone.L'area destinata a servizi pubblici è, generalmente, un'area destinata a opere pubbliche, la scuola, il municipio etc. ed è normale che, nelle previsioni di un piano regolatore, su uno stesso suolo possano ricadere diverse destinazioni, edilizia popolare, verde pubblico, strade, opere pubbliche.

Se vuoi lottizzare la parte di suolo di tua proprietà che verrà destinato eventualmente ad edilizia, sia pubblica che privata, dovrai stipulare una convenzione col comune, accollarti tutte le spese di urbanizzazione e poi potrai vendere ad un prezzo generalmente maggiore di un suolo genericamente edificabile (un'area già lottizzata è un'area più pregiata, "già pronta" in un certo senso).
In questo senso puoi fare accordi con le imprese eventualmente interessate alla costruzione, in modo che si accollino loro le spese di lottizzazione scontandole poi dal valore dell'area.
Questo in linea di massima.

Detto questo ti invito a prestare attenzione, e ad attendere cioè che il piano regolatore abbia completato tutto l'iter burocratico, cioè sia pienamente operativo, allo stato attuale tu hai un suolo agricolo e non è raro che piani regolatori approvati in consiglio comunale non passino il vaglio della regione.

Ciao
 
Riferimento: Donazione/vendita di Terreno ex agricolo

Sei stato chiarissimo.
A questo punto, vista l'estrazione di natura completamente estranea a tecnicisimi di "arte edificatoria " mi sa che non ci resta altro che sperare nella proroga della rivalutazione del 4% nel 2011 e poi vendere.....
Vista l'esigenza di fare cassa del nostro erario.. come la vedi..?
A questo punto però mi viene un dubbio....
Desiderio di mio nonno, è comunque sia di dividere tutto il prossimo anno tra i due figli... ma visti i tempi medi che si prospettano per una compravendita, e sopratutto in funzione del fatto che parte della contropartita sarà corrisposta in immobili, come conviene comportarsi..?

HP1: rivalutazione ( pagamento 4% )- vendita da parte di mio nonno - e successivamente donazione ( a questo punto si tratterebbe di liquidi + edifici sulla carta che cmq stando sotto la franchigia non dovrebbero richiedere alcun altro pagamento che il 3% sui beni immobili che verranno costruiti )..?
HP2: rivalutazione ( pagamento 4% )- donazione imputando valore rivalutato ( con pagamento tasse donazione 3% su tutti i beni donati ) - vendita da parte dei figli..? risulta ancora evasiva ?? non credo a questo punto..?
ci sono altre strade..?
Grazie mille - se non prorogano la possibilità di rivalutare però... si è trattato di inutili chiacchiericci - e ci toccherà pagare all'atto di vendita in tassazione separata il 23% visto il reddito di mio nonno, sul delta tra acquisto è vendita che sarà altisssssssssssimo...
 
Riferimento: Donazione/vendita di Terreno ex agricolo

Guarda, visto il desiderio di tuo nonno di donare comunque il terreno ai suoi figli, si potrebbe fare così:
1) donare adesso, nel più breve tempo possibile e fintanto che il terreno è agricolo. Si spenderebbe poco, si esaudisce il desiderio di tuo nonno e non si insospettisce il fisco in quanto la donazione si fa a valori bassi e pertanto non c'è l'intento elusivo (cambiano i proprietari ma non cambia il valore del suolo).

2) Aspettare e sperare nella rivalutazione. E' dal 2004 che viene prorogata e sono sicuro che ci sperano in molti.

Altrimenti torniamo al mio primo post: lasciare tutto com'è e attendere l'eventuale apertura della rivalutazione.

Io, per motivi che non è cortese esporre qui e che non mi permetterei mai di esporre in pubblico, farei la donazione fintanto che il suolo è agricolo.

Ciao
Antonio
 
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