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dipendente e segnalazione occasionale clientela

eojpira

Utente
Un lavoratore dipendente ing.tecnico commerciale che lavora per «x» ha
segnalato un cliente «y» alla societa` «z» con sede in san marino. La
societa` «z» per la segnalazione gli ha promesso una «provvigione
occasionale» che supera i 5000 euro. A mio parere si tratta di un
attivita` commerciale occasionale ex art.67 comma lett. I del tuir e non
di lavoro autonomo occasionale art. 67 lett. L. La contribuzione alla
gestione separata inps e` obbligatoria se si superano i 5000euro e si
tratta di lavoro autonomo occasionale...come ci si comporta se siamo in
presenza di attivita` commerciali occasionali?
Se fosse dovuta la contribuzione all`inps separata come ci si dovrebbe comportare per il versamento dei contributi considerato che la societa` «z» e` di san marino?
Grazie.
 
Sono assolutamente d'accordo. La soglia dei 5000 euro per la gestione separata non riguarda le attività commerciali occasionali (come appunto le provvigioni per segnalazione affari). Ho già affrontato questo problema una volta. Il tuo ragionamento è corretto.
 
oggi pero' ho trovato queste risposte de "l'Esperto risponde":

L'Esperto risponde
2.11.2009
- Contributi previdenziali e assistenziali - LAVORO OCCASIONALE CON FRANCHIGIA DELL'INPS
Un contribuente ha come unico reddito 8.000 euro percepiti come provvigioni occasionali da diverse agenzie di assicurazione. Per tale tipologia di reddito esiste l'obbligo di iscrizione alla gestione separata dell'Inps dopo il superamento dei 5.000 euro di incassi? Attualmente il contribuente non ha partita Iva.
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Se si tratta di un'attività occasionale, che dà un reddito superiore ai 5.000 euro, l'iscrizione alla gestione separata dell'Inps è obbligatoria. Il contributo va versato però solo sulla parte eccedente tale importo con l'aliquota rispettivamente del 26% se il soggetto non ha altra copertura previdenziale, ovvero del 17% se iscritto a un altro fondo o pensionato.
L'Esperto risponde
23.11.2009
- Contributi previdenziali e assistenziali - LE PROVVIGIONI OCCASIONALI NELL'ARTICOLO 67 DEL TUIR
Con riferimento alla risposta al quesito n. 3870 (« Lavoro occasionale con franchigia dell’ Inps») pubblicato sull’ Esperto risponde 86/2009, credo debba essere data una risposta diversa al quesito stesso, in quanto la circolare Inps n. 103/2004 fa riferimento ai compensi occasionali di cui all’articolo 67, comma 1, lettera l) (lavoro autonomo), mentre il reddito derivante da prestazioni occasionali di provvigioni, a mio parere, dovrebbe essere inquadrato tra i redditi di cui all’articolo 67, comma 1, lettera i) (attività commerciali non esercitate abitualmente) o sbaglio?
Giuditta RIVA - LECCO
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Si conferma la risposta al quesito citato. Un’attività di tipo occasionale che produce reddito rientra tra quelle a cui si riferisce l’articolo 67, comma 1, lettera i) del Testo unico delle imposte dirette. Non potrebbe essere del resto altrimenti, visto che lo spirito della norma (articolo 44, legge 326/2003) è quello di assoggettare a contribuzione anche le attività lavorative di tipo occasionale che producono redditi superiori ai 5.000 euro non inquadrabili in altre fattispecie già regolamentate ai fini previdenziali. Di conseguenza sulla quota di compensi eccedente questa soglia c’è l’obbligo di versare i contributi alla gestine separata.

chefare?!
 
ok, poniamo che si debbano versare i contributi alla gestione separata(anche se l'esperto risponde non e' legge per fortuna!)...il problema e' che qui l'azienda e' estera.
Qulacuno ha mai fatto delle prestazioni occasionali sopra i 5000€ a un committente estero?...chi versa le ritenute?dubito che le debba versare l'azienda estera (2/3 a carico del committente?!mah...)...come ci si comporta concretamente?ovviamente il call center dell'inps mi dà risposte vaghe...
grazie per l'aiuto
 
Nice post

Very nice to read such "old" posts!

This topic, like the little that you can see, they feel accompanied us at the beginning
 
ho scritto a "inps risponde" online...la mia domanda e' stata presa in carico dal back office di competenza (per fortuna non dal call center che risponde in forma scritta ma in modo molto vago)...spero di avere delucidazioni in merito...poi vi faro' sapere...
 
...ho parlato con l'inps: non sanno che differenza ci sia tra lavoro autonomo occasionale e attività commerciale occasionale (le circolari inps parlano solo di lavoro autonomo occasionale cmq...)...a parte questo mi han detto che le trattenute previdenziali(1/3 lavoratore,2/3datore lavoro) le dovrebbe fare cmq la società...l'inps in questi casi non si rivolge al privato, ma sempre direttamente al datore di lavoro che non ha fatto le ritenute...quindi nei casini ci andrebbe la società (per eventuali controlli)...che in questo caso risiede all'estero...dicono che sara' praticamente impossibile che incrocino i dati se tale società non ha una filiale in italia ne' un cod.fisc. italiano...la società estera mi farà una ritenuta del 20% a titolo definitivo che inseriro' tra i crediti per imposte pagate all'estero, il compenso lo inseriro' tra i redditi diversi (attività commerciali occasionali) e faro' indicare nella ricevuta che emetterà il dipendente "segnalazione occasionale di cliente alla società Z, trattasi di procacciamento d'affari occasionale"...
ciao.
 
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