iurisdeiure
Utente
l'AE ha inviato ad un mio conoscente un provvedimento di diniego condono riguardante la tassa automobilistica.Riassumo il contenuto della comunicazione: L'agente della riscossione ha comunicato ad AE gli estremi
dei versamenti eseguiti dalla s.v per aderire al condono segue un prospetto tipo:
Cod trib importo scritto a ruolo Importo condonabile importo pagato
988I 157,34 54,41 13,60
968s 145,35 113,61 28,4
968T 484,5 378,7 94,68
Sulla base di tali informazionil l'ufficio .......... ha constatato l'assenza di uno dei requisiti.............. per cui la relativa definizione non è valida
In particolare si precisa con riferimento alle tasse automobilistiche, erariali e regionali, che la disposizione dell'art 12 della legge 27-12-2002 n. 289 non è stata ritenuta applicabile:
per erariali con riferimento all'art.5-quinquies del Dl 24-12-2002, n.282
per regionali con riferimento all'art.13 sempre della legge 27-12-n. 289 ove si
demandava alla Regione la facoltà di adottare eventuali provvedimenti di condono..... Pertanto ..... le somme versate .... sono considerati acconti
Se si ricorre alla CTP contro il provvedimento si hanno possibilità? cosa si puo' eccepire?
Ho provato a buttare giu' qualcosa ma ho l'impressione che sia insufficiente, il forum è frequentato da persone competenti.Mi attendo l'indicazione di qualche
riferimento di legge consistente oppure il consiglio di lasciar perdere.
Grazie a tutti.
Commissione Tributaria Provinciale di Padova
R I C O R S O assistito e difeso in proprio
Contro Agenzia delle Entrate agenzia di Padova 2
1) In data ………. ho ricevuto comunicazione da parte della concessionaria per la riscossione “ Gest Line” che era mia facoltà sottoscrivere un atto, predisposto sul modello approvato da Agenzia delle Entrate, per richiedere il pagamento dei ruoli a mio carico usufruendo delle agevolazioni previste dall’art.12 della legge 289/2002, modificata dalla legge 212/2003 e dal successivo decreto del 14-4 2004.
2) L’invito al condono era supportato dai precisi riferimenti legislativi sopracitati, mentre l’art.5-quinqies del Dl 24-12- 2002, n. 282 e l’art.13 della legge 27-12- n. 289, norme sulle quali si fonda oggi il diniego, non erano affatto menzionate.
3) Ho eseguito quindi i pagamenti secondo le modalità indicate da Gest Line concordate con l’Agenzia delle Entrate e sancite da norme, con la consapevolezza di esercitare un diritto previsto da una legge dello Stato.
4) Poiche’ ho ricevuto quietanza di pagamento senza riserve, rilasciata da Gest Line, ho ritenuto estinto il debito programmando quindi le mie previsioni di spesa senza piu’ tener conto di quella obbligazione.
5) Il contribuente non puo’ essere la vittima dell’interpretazione contrastante da parte dell’Agenzia delle Entrate delle stesse norme in periodi diversi
dei versamenti eseguiti dalla s.v per aderire al condono segue un prospetto tipo:
Cod trib importo scritto a ruolo Importo condonabile importo pagato
988I 157,34 54,41 13,60
968s 145,35 113,61 28,4
968T 484,5 378,7 94,68
Sulla base di tali informazionil l'ufficio .......... ha constatato l'assenza di uno dei requisiti.............. per cui la relativa definizione non è valida
In particolare si precisa con riferimento alle tasse automobilistiche, erariali e regionali, che la disposizione dell'art 12 della legge 27-12-2002 n. 289 non è stata ritenuta applicabile:
per erariali con riferimento all'art.5-quinquies del Dl 24-12-2002, n.282
per regionali con riferimento all'art.13 sempre della legge 27-12-n. 289 ove si
demandava alla Regione la facoltà di adottare eventuali provvedimenti di condono..... Pertanto ..... le somme versate .... sono considerati acconti
Se si ricorre alla CTP contro il provvedimento si hanno possibilità? cosa si puo' eccepire?
Ho provato a buttare giu' qualcosa ma ho l'impressione che sia insufficiente, il forum è frequentato da persone competenti.Mi attendo l'indicazione di qualche
riferimento di legge consistente oppure il consiglio di lasciar perdere.
Grazie a tutti.
Commissione Tributaria Provinciale di Padova
R I C O R S O assistito e difeso in proprio
Contro Agenzia delle Entrate agenzia di Padova 2
1) In data ………. ho ricevuto comunicazione da parte della concessionaria per la riscossione “ Gest Line” che era mia facoltà sottoscrivere un atto, predisposto sul modello approvato da Agenzia delle Entrate, per richiedere il pagamento dei ruoli a mio carico usufruendo delle agevolazioni previste dall’art.12 della legge 289/2002, modificata dalla legge 212/2003 e dal successivo decreto del 14-4 2004.
2) L’invito al condono era supportato dai precisi riferimenti legislativi sopracitati, mentre l’art.5-quinqies del Dl 24-12- 2002, n. 282 e l’art.13 della legge 27-12- n. 289, norme sulle quali si fonda oggi il diniego, non erano affatto menzionate.
3) Ho eseguito quindi i pagamenti secondo le modalità indicate da Gest Line concordate con l’Agenzia delle Entrate e sancite da norme, con la consapevolezza di esercitare un diritto previsto da una legge dello Stato.
4) Poiche’ ho ricevuto quietanza di pagamento senza riserve, rilasciata da Gest Line, ho ritenuto estinto il debito programmando quindi le mie previsioni di spesa senza piu’ tener conto di quella obbligazione.
5) Il contribuente non puo’ essere la vittima dell’interpretazione contrastante da parte dell’Agenzia delle Entrate delle stesse norme in periodi diversi