francesco68na
Utente
Salve a tutti, avrei una serie di quesiti da sottoporre agli esperti del forum.
Il mio datore di lavoro, a causa della crisi, non mi paga ormai lo stipendio da oltre un anno, salvo qualche piccolo acconto che porto in detrazione sulla maggiore somma che ancora mi deve. I contributi previdenziali sono stati pagati solo per alcuni mesi dall'assunzione (luglio 2003) poi più nulla, quindi questo sarebbe un ulteriore motivo per dare le dimissioni per giusta causa. Stando così le cose gli ho chiesto amichevolmente la lettera di licenziamento, così da iscrivermi al Centro per l'Impiego e soprattutto per attivare una polizza accesa su di un finanziamento, che copre il pagamento delle rate residue in caso di perdita involontaria del posto di lavoro. Ma il mio datore di lavoro ed il suo fiscalista, il quale ha la mia pratica di lavoratore, temporeggiano a darmi tale lettera ed anzi il mio datore mi ha detto che se voglio andare via, posso dare anche subito le dimissioni volontarie.
I miei quesiti sono quindi i seguenti:
1) Posso dare le dimissioni per giusta causa e rivolgermi autonomamente all'Inps per comunicare la cessazione del rapporto di lavoro?
2) Posso iscrivermi al Centro per l'Impiego presentando la sola lettera di dimissioni?
3) Ho diritto all'indennità di disoccupazione in mancanza di contributi che non sono stati versati non per mia colpa?
4) In caso affermativo, ho letto che nell'ipotesi di dimissioni per giusta causa devo documentare all'Inps l'inizio di azioni stragiudiziali nei confronti del mio datore o comunque esprimere la volontà di rivolgermi al Magistrato del Lavoro per ottenere il pagamento di quanto mi spetta. Nel mio caso, purtroppo, so bene che sarà un inutile tentativo, in quanto il mio datore di lavoro, almeno ufficialmente, risulta impossidente, indebitato fino al collo con l'Erario, sicché non mi arrischio nemmeno a rivolgermi ad un Patronato per iniziare una causa di lavoro.
Grazie in anticipo per le vostre risposte.
Francesco
Il mio datore di lavoro, a causa della crisi, non mi paga ormai lo stipendio da oltre un anno, salvo qualche piccolo acconto che porto in detrazione sulla maggiore somma che ancora mi deve. I contributi previdenziali sono stati pagati solo per alcuni mesi dall'assunzione (luglio 2003) poi più nulla, quindi questo sarebbe un ulteriore motivo per dare le dimissioni per giusta causa. Stando così le cose gli ho chiesto amichevolmente la lettera di licenziamento, così da iscrivermi al Centro per l'Impiego e soprattutto per attivare una polizza accesa su di un finanziamento, che copre il pagamento delle rate residue in caso di perdita involontaria del posto di lavoro. Ma il mio datore di lavoro ed il suo fiscalista, il quale ha la mia pratica di lavoratore, temporeggiano a darmi tale lettera ed anzi il mio datore mi ha detto che se voglio andare via, posso dare anche subito le dimissioni volontarie.
I miei quesiti sono quindi i seguenti:
1) Posso dare le dimissioni per giusta causa e rivolgermi autonomamente all'Inps per comunicare la cessazione del rapporto di lavoro?
2) Posso iscrivermi al Centro per l'Impiego presentando la sola lettera di dimissioni?
3) Ho diritto all'indennità di disoccupazione in mancanza di contributi che non sono stati versati non per mia colpa?
4) In caso affermativo, ho letto che nell'ipotesi di dimissioni per giusta causa devo documentare all'Inps l'inizio di azioni stragiudiziali nei confronti del mio datore o comunque esprimere la volontà di rivolgermi al Magistrato del Lavoro per ottenere il pagamento di quanto mi spetta. Nel mio caso, purtroppo, so bene che sarà un inutile tentativo, in quanto il mio datore di lavoro, almeno ufficialmente, risulta impossidente, indebitato fino al collo con l'Erario, sicché non mi arrischio nemmeno a rivolgermi ad un Patronato per iniziare una causa di lavoro.
Grazie in anticipo per le vostre risposte.
Francesco
