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Dichiarazione integrativa presentata dall'erede

LauraMM

Utente
Buongiorno. Scrivo in questo forum se per caso qualcuno ha già trattato caso analogo, non avendo avuto ancor riscontro ove ho posto il quesito.
Un erede presenta dichiarazione integrativa per la sorella deceduta, rilevando che per un periodo d'imposta in cui era ancora viva, era stato dichiarato il reddito di una CU, omettendo quello di un’altra CU. Per il ravvedimento della dichiarazione infedele e delle imposte derivanti dall'integrativa non dovrebbero essere dovute le sanzioni ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. 472/1997, ma l’erede è tenuto a ravvedere anche i maggiori acconti per il periodo successivo derivanti dall'integrativa (con originaria scadenza quando il de cuius era ancora in vita) per un importo almeno pari all'imposta dovuta nell'anno successivo (con conseguente necessità di presentare integrativa anche per l'anno successivo per indicare tali acconti versati)?
Grazie a quanti potranno dare valide indicazioni
 
Non vedo perché preoccuparsi di fare ravvedimento quando le sanzioni non si trasmettono agli eredi...anche quella di fare l'integrativa di anni passati non è che poi abbia tanto senso... sarà l'AdE che rileverà eventuali mancanze e ne chiederà il pagamento senza sanzioni..
 
In realtà l'erede vorrebbe che le dichiarazioni fossero il più possibile a posto, pagare con il denaro che ha ereditato tutto quello che resta da pagare (sono diverse migliaia di euro) e non pensarci piu, senza aspettare lAdE tra qualche anno...
 
Tutto quello che vuoi, ma se non ci sono sanzioni non serve calcolare ravvedimento su sanzioni..se vuoi paghi le imposte dovute in più per quell'anno....e non va fatta nessuna integrativa per cambiare gli importi acconti dovuti
 
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