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Detrazione fiscale ristrutturazione / riqualificazione energetica

p.urbane

Utente
Buongiorno a tutti, sto eseguendo una ristrutturazione totale con CILA della casa acquistata. I lavori sono iniziati l'8 febbraio ed ho avuto problemi con la ditta che non ha finito i lavori e contro la quale mi sto già muovendo nelle opportune sedi. Il mio problema è il seguente. Un bonifico tra i vari che ho effettuato alla ditta riguardava tutte le forniture e le lavorazioni necessarie per usufruire della detrazione del 65% per riqualificazione energetica. Nella fattura erano infatti presenti caldaia, serramenti, cassonetti, porta blindata, lavori di coibentazione del solaio, posa in opera di tutti i relativi materiali ecc ecc. Su indicazione dell'architetto ho effettuato il bonifico riqualificazione energetica. Ora che la ditta non ha mantenuto gli accordi contrattuali (doveva finire a maggio) non ho avuto le certificazioni necessarie quindi, essendo a fine anno, sono certo che non avrò mai la documentazione necessaria. Il mio dubbio è questo, sul bonifico riqualificazione energetica che ho fatto, posso almeno usufruire della detrazione del 50% alla stregua di un bonifico ristrutturazione oppure la natura del bonifico effettuato non mi da diritto alla presentazione della fattura per la detrazione al 50%? Ho letto che l'erario, su questi due tipi di bonifici (indistintamente l'uno o l'altro) applica una ritenuta dell'8% ed alla ditta va la parte restante. Vorrei sapere se è possibile la detrazione al 50%.
Grazie.
 
Grazie per la risposta. Ero arrivato alla stessa conclusione perché, nel frattempo che attendevo una risposta qui, ho cercato anche su Google ed ho trovato che l'agenzia delle entrate tollera un errore nella causale purché, anche con la causale sbagliata, il bonifico abbia comunque generato la ritenuta d'acconto dell'8%, come nel mio caso. Diversa era la situazione nel caso di bonifico ordinario dove, la ditta, avrebbe dovuto o ridarmi i soldi dietro ed io rifare il bonifico correttamente o fornirmi una dichiarazione in atto notorio che la cifra da me versata andava a formare il reddito della ditta (http://www.fiscooggi.it/posta/bonifico-causale-errata metto solo uno tra i vari siti che spiegano questa casistica ma ne ho trovati svariati che dicono tutti la stessa cosa). Nel mio caso, avendo generato comunque la ritenuta d'acconto trattenuta dall'istituto di credito e versata da questi all'erario, il problema riguarda soltanto la causale sulla quale è ammesso l'errore. Il dubbio che ho ora per il quale mi aggancio a questo post per non aprirne un altro è relativo al bonus mobili, dovendo ora acquistare un armadio a muro ma avendo ampiamente raggiunto i 10.000 euro di bonus mobili nel 2017, volevo sapere se, passando al nuovo anno, ho a disposizione altri 10.000 euro da portare in detrazione per acquistare mobili oppure, avendo già raggiunto la cifra nel 2017, non ho più tale diritto, insomma, la cifra è rinnovabile anno per anno oppure no? Grazie per la risposta.
 
Ultima modifica:
Mi accodo alla mia precedente domanda per porre un altro quesito senza aprire un altro post.
Devo cambiare anche i cassonetti degli avvolgibili e ho un dubbio.
Verranno effettuati da un falegname (in legno) che provvederà anche alla loro coibentazione.
Essendo per il 2018 le detrazioni per ristrutturazione edilizia e per efficientamento energetico state equiparate al 50%, è possibile portare in detrazione la spesa dei cassonetti come ristrutturazione edilizia (ricordo che ho ancora la CILA aperta) anzichè per efficientamento energetico?
In primis dubito che il falegname abbia la facoltà di fornirmi tutta la documentazione necessaria per l'apertura della pratica ENEA, inoltre la detrazione come ristrutturazione edilizia è molto più semplice rispetto a quella per efficientamento energetico, appunto per non dover aprire alcuna pratica all'ENEA.
Siccome devo ancora fare il bonifico per i cassonetti, sono ancora in tempo per poter effettuare l'una e l'altra tipologia ma volevo prima sapere questa cosa.
Grazie.
 
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