Riferimento: Decadenza agevolazioni prima casa - accertamento per mancata fusione cat
ho presentato di recento un ricorso avverso un recupero agevolazione prima casa e sono certo che la decadenza può essere eccepita dopo 3 anni + 18 mesi.
E la causa di decadenza era proprio la mancata fusione catastale?
Al riguardo vorrei fare un ulteriore esempio.
Con la risoluzione ministeriale del 4 Giugno
2009 n. 142/E, l'Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti a seguito di istanza di interpello relativa alle agevolazioni prima casa per l'acquisto di un alloggio contiguo.
L’amministrazione finanziaria, recependo il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui “le agevolazioni prima casa possono riguardare anche alloggi risultanti dalla riunione di più unità immobiliari che siano destinate dagli acquirenti, nel loro insieme, a costituire un’unica unità abitativa” (
ex multis, Cassazione Civile, sez. I, 22 Gennaio 1998, n. 563; Cassazione Civile, sez. V, 14 Maggio 2007, n. 10981), con risoluzione n. 25 del 25 Febbraio 2005 e circolare n. 38 del 12 Agosto 2005, ha riconosciuto la possibilità di applicare le agevolazioni “prima casa” all’acquisto contemporaneo di due alloggi contigui destinati a costituire un’unica unità abitativa ed ha ammesso a godere dei benefici anche il proprietario di alloggio, già acquisito con le suddette agevolazioni, in relazione all’atto di acquisto di altro immobile adiacente da accorpare al primo.
Resta inteso che nel caso in esame si rende comunque necessaria la ricorrenza di tutti gli altri requisiti di cui alla
Nota II bis, posta in calce all’articolo 1, Tariffa parte prima, allegata al TUR, vale a dire l’ubicazione dell’immobile nel comune di residenza, la dichiarazione di non essere titolare di diritti reali su altri immobili siti nello stesso comune, diversi dall’alloggio da ampliare, la novità nel godimento dell’agevolazione “prima casa”.
Pertanto, al di là del fatto che il contribuente non aveva mai usufruito delle agevolazioni prima casa, in quanto tale possibilità non era prevista dalla normativa vigente
ratione temporis (il primo appartamento era stato donato nel 1979),
come può rilevare l'ulteriore termine dei 18 mesi, correlato esclusivamente al requisito della residenza, che lo stesso contribuente possiede già tempo nell'immobile che verrà ampliato?
La succitata Nota II-bis, alla lett. a), prevede infatti che
"l'immobile sia ubicato nel territorio del comune in cui l'acquirente ha o stabilisca entro diciotto mesi dall'acquisto la propria residenza..."