Salve
Approfitto della gentilezza e mi aggiungo anch'io a questo thread visto che ho un problema simile. Al momento sono dipendente di un'azienda italiana. Mi è stata proposta un'assunzione da parte di una ditta inglese. Lavorerei da casa, quindi dall'Italia. L'azienda non ha sedi in Italia. Mi sembra di capire che le scelte siano 3:
1- proporre all'azienda l'iscrizione all'INPS in Italia. In questo modo loro pagano i contributi previdenziali. Non mi è chiaro però come funziona per l'IRPEF/altre tasse. Loro mi pagano il lordo, senza i contributi, e poi pago io tutte le tasse?
2- non si iscrivono all'IRPEF e mi pagano tutto il lordo. Ci penso io a pagare tutto.
3- si instaura un rapporto a Partita IVA. Ovviamente la cosa è ben diversa e meno tutelata.
Quale è la soluzione più conviente dal punto di vista fiscale? Al momento ho una RAL di 60k. Se mi offrono una RAL intorno ai 65-70, alla fine rischio di avere un netto inferore a quanto ho adesso?
Grazie
Approfitto della gentilezza e mi aggiungo anch'io a questo thread visto che ho un problema simile. Al momento sono dipendente di un'azienda italiana. Mi è stata proposta un'assunzione da parte di una ditta inglese. Lavorerei da casa, quindi dall'Italia. L'azienda non ha sedi in Italia. Mi sembra di capire che le scelte siano 3:
1- proporre all'azienda l'iscrizione all'INPS in Italia. In questo modo loro pagano i contributi previdenziali. Non mi è chiaro però come funziona per l'IRPEF/altre tasse. Loro mi pagano il lordo, senza i contributi, e poi pago io tutte le tasse?
2- non si iscrivono all'IRPEF e mi pagano tutto il lordo. Ci penso io a pagare tutto.
3- si instaura un rapporto a Partita IVA. Ovviamente la cosa è ben diversa e meno tutelata.
Quale è la soluzione più conviente dal punto di vista fiscale? Al momento ho una RAL di 60k. Se mi offrono una RAL intorno ai 65-70, alla fine rischio di avere un netto inferore a quanto ho adesso?
Grazie