federica60
Utente
Buongiorno.
Help me!
Sto per stipulare un contratto di affitto a canone libero, classico 4+4, ad uso abitativo.
Siamo, io e mio marito (in comunione dei beni), comproprietari dell'immobile da locare al 50%.
L'immobile risulta di interesse storico e quindi la tassazione ordinaria irpef sulla locazione va calcolata sul 65% del canone annuo.
Nonostante questa agevolazione derivante dalla natura dell'immobile, a mio marito conviene in ogni modo optare per la cedolare secca in quanto ha un reddito imponibile ben superiore ai 26.000 euro/anno.
Io invece avrei SOLO questo redditto derivante dalla locazione ed optando anche io per la cedolare perderei, in sede di dichiarazione redditi, le detrazioni fiscali IRPEF (nel mio caso per lavori di ristrutturazione) che sono detratte dall'IRPEF lorda ma non possono invece essere detratte dalla cedolare secca (dato che essa è un'imposta di natura diversa, sostitutiva).
Poniamo che il canone sia concordato in 6.000 euro/anno.
Domanda:
è tecnicamente possibile stipulare un contratto nel quale mio marito opta per la cedolare ed io invece no?
in caso di risposta affermativa:
1) io posso, limitatamente ai miei 3000 euro/anno di canone, chiedere ogni anno l'aggiornamneto ISTAT? o il fatto che anche uno solo dei due locatari opti per la cedolare impedisca di chiedere adeguamenti istat al conduttore?
2) come ci si comporta per la tassa di registrazione e le spese di bollo sul contratto?
Domanda, infine, di carattere generale:
so che di solito, quando si stipula un contratto di affitto, si fa in duplice copia: il bollo va messo suna solo delle copie e su tutte e due?
Grazie
Help me!
Sto per stipulare un contratto di affitto a canone libero, classico 4+4, ad uso abitativo.
Siamo, io e mio marito (in comunione dei beni), comproprietari dell'immobile da locare al 50%.
L'immobile risulta di interesse storico e quindi la tassazione ordinaria irpef sulla locazione va calcolata sul 65% del canone annuo.
Nonostante questa agevolazione derivante dalla natura dell'immobile, a mio marito conviene in ogni modo optare per la cedolare secca in quanto ha un reddito imponibile ben superiore ai 26.000 euro/anno.
Io invece avrei SOLO questo redditto derivante dalla locazione ed optando anche io per la cedolare perderei, in sede di dichiarazione redditi, le detrazioni fiscali IRPEF (nel mio caso per lavori di ristrutturazione) che sono detratte dall'IRPEF lorda ma non possono invece essere detratte dalla cedolare secca (dato che essa è un'imposta di natura diversa, sostitutiva).
Poniamo che il canone sia concordato in 6.000 euro/anno.
Domanda:
è tecnicamente possibile stipulare un contratto nel quale mio marito opta per la cedolare ed io invece no?
in caso di risposta affermativa:
1) io posso, limitatamente ai miei 3000 euro/anno di canone, chiedere ogni anno l'aggiornamneto ISTAT? o il fatto che anche uno solo dei due locatari opti per la cedolare impedisca di chiedere adeguamenti istat al conduttore?
2) come ci si comporta per la tassa di registrazione e le spese di bollo sul contratto?
Domanda, infine, di carattere generale:
so che di solito, quando si stipula un contratto di affitto, si fa in duplice copia: il bollo va messo suna solo delle copie e su tutte e due?
Grazie