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Contratti collegati e spesometro

Ciao a tutti, parlare di spesometro mi viene da dire: " che bello quando si era bambini!".

Venendo al mio annoso problema: una azienda di fornitura materiale edile fornisce, ogni volta a loro semplice richiesta lungo l'esercizo 2010, clienti che richiedono la consegna diretta sul cantiere di costruzione specifica ed indicato così nel DDT di consegna.
Tra azienda e cliente non esiste alcun tipo di contratto alla base, quindi il cliente sarebbe libero di rivolgersi anche ad altri per la medesima fornitura.
Andando a considerare quelli che sono pero' i "contratti a corrispettivi periodici" menzonati dalla circolare, posso intendere che il cliente facendo rifornire ripetutamente lungo l'anno dall'azienda il medesimo cantiere, possa giungere a instaurare un rapporto contrattuale a corripettivi periodici?
Non riesco ad uscire da questo ginepraio, avrei bisogno di aiuto, grazie.
 
L'interpretazione corrente che ho ricavato leggendo in giro è che, ammesso che non esistano listini con scontistiche di favore, premi di fine anno, accordi per raggiungimento di un tot di fatturato... insomma NULLA che possa far pensare ad un rapporto diverso dal semplicissimo io vendo tu compri... non si deve comunicare nulla.
Poi, è probabile che almeno alcuni degli acquirenti decidano prudenzialmente di effettuare comunque la comunicazione. Quando faranno i controlli di questo adempimento sarà il delirio...
 
Tutti gli esempi che ho letto questo tipo di forniture sono inquadrate nelle compravendita per cui ogni atto di vendita costituisce fatto a sé stante a meno che il DDT se inserito all'interno di una fattura differita nel totale non superi la soglia stabilita.
Io direi pertanto di no.
 
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