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Consiglio regimi fiscali

Daniele71

Utente
Salve a tutti,

vi disturbo per un consiglio.

Agente di commercio che termina al 31/12/2007 i 3 anni di "nuove iniziative" e non rientra negli studi per le "attività marginali":

1) quale regime fiscale consigliate di adottare? :confused: :confused:

2) in caso di "semplificata" o altro, dovrà cominciare a versare acconti?

3) e in caso di acconti quali e quando?

Grazie anticipatamente a quanti interverranno.
 
Ultima modifica:
Riferimento: Consiglio regimi fiscali

Valuta la "migrazione" nel nuovo regime previsto dalla Finanziaria 2008.

Ti ringrazio per la tua risposta.

Ho fatto una piccola simulazione e credo che convenga esclusivamente se ci sono poche spese da dedurre e poca iva da detrarre.

Ad esempio in una ipotesi di:

20000€ ricavi
7000€ costi

con il nuovo regime si dovrebbe versare:

4000€ iva
2600€ imp. sost. 20%
per un tot. di:

6600€

con la semplificatadovrebbe essere:

2600€ iva
2990€ irpef
507€ irap (ipotizzando il 3.9%)
per un tot di:

6097€

In pratica al crescere dei costi non conviene molto.

Che ne pensate?

Quale alternativa consigliereste per una ipotesi del genere?
 
Riferimento: Consiglio regimi fiscali

Considera anche i costi della tenuta contabile di un commercialista e vedi se il risultato in termini di risparmio è sempre soddisfacente, verifica, inoltre con lo studio di settore se, con il carico di costi totale che vuoi dedurre se congruo e coerente, altrimenti sarai costretto ad adeguare i ricavi, e di conseguenza il reddito a valori non realmente realizzati

Se tutto questo va bene, allora vai in semplificata.

Ciao
 
Riferimento: Consiglio regimi fiscali

a me sto regime pare un poco una stro.....! facendo due simulazioni il risparmio di imposta risulta veramente esiguo e non come quello paventato da Visco! l'unico risparmio e' quello del libero professionista ma non certo nell'ordine indicato oggi in un articolo del Corriere dove si parla di parcelle che vanno da €1500 a €4000 per i vari adempimenti fiscali!
a prescindere dal fatto che mi sento direttamente coinvolto perchè sono un commercialista smentisco clamorosamente (almeno nel mio caso ) di riuscire a farsi pagare anche solo 1500 euro da chi ne guadagna a malapena quasi 30.000 (LA COSA MI SEMBREREBBE MOLTO IMMORALE ! ) .Inoltre il nuovo regime e' disciplinato da una circolare e da un decreto attuattivo che presuppongono comunque l'intervento di un addetto del settore per poter applicare il nuovo regime ,che francamente anche con tutte le semplificazioni del caso ,comporta ancora adempimenti ! inoltre segnalo questi due ulteriori aspetti del nuovo forfettone : la restituzione dell'iva sui beni strumentali già detratta ; il tentativo di far emergere il nero (non per carita' che sia una cosa deprecabile!) attraverso dei controlli incrociati tra c/c bancario a cui sicuramente coloro che opteranno per tale regime saranno obbligati e i ricavi dichiarati ! infatti penso che tra i molti che hanno ricavi fino a 30.000 vi siano anche quelli che deliberatamente arrivati a 30.0000 non fattureranno il surplus e che ingenuamente continueranno a versare i proventi del nero sul c/c anzichè metterli sotto il materasso! Penso che da questo punto di vista la mossa di Visco sia vincente e giusta per riportare equità fiscale di cui tanto si parla ma per carità non facciamo dell'ipocrisia e non tiriamo fuori come pretesto le parcelle dei commercialisti!!
 
Riferimento: Consiglio regimi fiscali

vero stefano, però mi pare che l'obbligo del cc dedicato sia solo per i professionisti e non per gli altri (smentitemi pure se erro).. e che cmq in ogni caso versare i proventi in nero su qualsiasi cc sia un po da fessacchiotti.
ciao
buon anno
 
Riferimento: Consiglio regimi fiscali

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Norme e Tributi del 24 dicembre 2007


Pagina 73


Istruzioni a ridosso della manovra per favorire il debutto del forfait

2.3 Obblighi contabili. I contribuenti minimi restano obbligati, ai sensi del comma 109, a conservare i documenti ricevuti ed emessi come previsto dall'articolo 22 del Dpr 29 settembre 1973, n. 600.
I soggetti che esercitano arti o professioni devono, altresì, tenere, ai sensi dell'articolo 19 comma 3, del Dpr n. 600 del 1973, uno o più conti correnti bancari o postali nei quali far confluire, obbligatoriamente, le somme riscosse nell'esercizio dall'attività e dai quali devono essere prelevate le somme occorrenti per il pagamento delle spese. Come chiarito dalla circolare n. 28/E del 2006, non è necessario che detti conti siano dedicati esclusivamente all'attività professionale, potendo essere utilizzati anche per esigenze personali e familiari.
Si applica, infine ai contribuenti minimi la previsione contenuta nell'articolo 19 del Dpr n. 600 del 1973, secondo cui « I compensi in denaro per l'esercizio di arti e professioni sono riscossi esclusivamente mediante assegni non trasferibili o bonifici ovvero altre modalità di pagamento bancario o postale nonché mediante sistemi di pagamento elettronico, salvo per importi unitari inferiori a 100 euro». Si ricorda che l'importo minimo fissato dalla predetta norma per l'applicazione della disposizione in argomento è stato variato nei limiti di cui all'articolo 35, comma 12 bis del Dl n. 223 del 2006, come modificato dall'articolo 1, comma 69, legge 27 dicembre 2006, n. 296, in vigore dal 1° gennaio 2007, secondo cui « Il limite di 100 euro di cui al quarto comma dell'articolo 19 del decreto del presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, introdotto dal comma 12 del presente articolo, si applica a decorrere dal 1° luglio 2009. Dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e sino al 30 giugno 2008 il limite è stabilito in 1.000 euro. Dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2009 il limite è stabilito in 500 euro ...».
 
Riferimento: Consiglio regimi fiscali

quindi solo i professionisti hanno l'obbligo del cc dedicato, come si è detto.
ciao
 
Riferimento: Consiglio regimi fiscali

Riflettendoci, non vi pare che anche il discorso ritenutasia una sciocchezza?
Mi spiego.
Contribuente con
15.000 ricavi
3.000 costi inerenti
Imponibile i.s. 12.000 pari a 2.400 di imposta
Ritenute 3.000
Credito 600
Se non ha Inps o Ici da versare continua ad essere a credito, o no!?
Non ho ancora letto tutto ma........così mi pare.
Ciao

No, non dovrebbe essere così... il problema ritenuta d'acconto non dovrebbe porsi. I compensi non vanno assoggettati a ritenuta d’acconto da parte del sostituto d’imposta. Il reddito, cui le somme afferiscono, è soggetto ad imposta sostitutiva.
Saluti.
 
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