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Compenso di mediazione per affitti turistici

renzfal

Utente
E' da 7 anni che svolgo attività di mediazione per afitti turistici. Inizialmente affittavo in prima persona a clienti stranieri immobili che proprietari italiani mi affidavano (agriturismi, seconde case al mare, in campagna, ecc...).
Fin qui nessun problema poichè l'anticipo che qualsiasi famiglia mi versava per riservare l'abitazione che volevano riservarsi per le vacanze veniva fatturato includendo l'IVA al 20% (in questo caso l'oggatto, il soggetto e la territorialità rientrano appino nella mia attività di mediazione).
Da qualche anno, però, ho ritenuto più opportuno modificare il mio modus operandi e svolgere la mia attività di mediazione nel seguente modo: io reperisco gli immobili da affittare (tutti presenti sul suolo italiano), stabilisco i prezzi settimanali con i proprietari, faccio le foto di tali immobili, stilo le descrizioni degli stessi ed invio tutto questo materiale ai miei collaboratori (tutti regolarmente iscritti nei loro rispettivi paesi stranieri, dunque titolari di quello che in Italia si definisce P. IVA) i quali si occupano di reperire clientela ESCLUSIVAMENTE STRANIERA. Dunque io non affitto più direttamente tali immobili e, come compenso, ricevo dai miei collaboratori una % sul loro giro d'affari svolto sulle abitazioni.
Poichè sono venuto a sapere che nei vari paesi europei (Germania, Olanda,...) l'attività dei miei collaboratori NON PREVEDE L'APPRICAZIONE DELL'IVA sugli affiti di immobili e poichè tutti i loro clienti sono cittadini che abitano in Olanda o in Germanai, la mia domanda è la seguente:
poichè i miei collaboratori non pagano IVA sulla loro attività, posso anch'io avvalermi di tali benefici oppure devo continuare a fare loro fatture assoggettate all'IVA dal 20%? In altre parole i miei collaboratori non hanno l'onere dell'IVA mentre io lo devo avere...!!!???
Grazie in anticipo per la vostra risposta.
 
Riferimento: Compenso di mediazione per affitti turistici

E' da 7 anni che svolgo attività di mediazione per afitti turistici. Inizialmente affittavo in prima persona a clienti stranieri immobili che proprietari italiani mi affidavano (agriturismi, seconde case al mare, in campagna, ecc...).
Fin qui nessun problema poichè l'anticipo che qualsiasi famiglia mi versava per riservare l'abitazione che volevano riservarsi per le vacanze veniva fatturato includendo l'IVA al 20% (in questo caso l'oggatto, il soggetto e la territorialità rientrano appino nella mia attività di mediazione).
Da qualche anno, però, ho ritenuto più opportuno modificare il mio modus operandi e svolgere la mia attività di mediazione nel seguente modo: io reperisco gli immobili da affittare (tutti presenti sul suolo italiano), stabilisco i prezzi settimanali con i proprietari, faccio le foto di tali immobili, stilo le descrizioni degli stessi ed invio tutto questo materiale ai miei collaboratori (tutti regolarmente iscritti nei loro rispettivi paesi stranieri, dunque titolari di quello che in Italia si definisce P. IVA) i quali si occupano di reperire clientela ESCLUSIVAMENTE STRANIERA. Dunque io non affitto più direttamente tali immobili e, come compenso, ricevo dai miei collaboratori una % sul loro giro d'affari svolto sulle abitazioni.
Poichè sono venuto a sapere che nei vari paesi europei (Germania, Olanda,...) l'attività dei miei collaboratori NON PREVEDE L'APPRICAZIONE DELL'IVA sugli affiti di immobili e poichè tutti i loro clienti sono cittadini che abitano in Olanda o in Germanai, la mia domanda è la seguente:
poichè i miei collaboratori non pagano IVA sulla loro attività, posso anch'io avvalermi di tali benefici oppure devo continuare a fare loro fatture assoggettate all'IVA dal 20%? In altre parole i miei collaboratori non hanno l'onere dell'IVA mentre io lo devo avere...!!!???
Grazie in anticipo per la vostra risposta.

Dal tenore del post si evincerebbe che l'operazione debba essere inquadrata tra quelle di cui all'art. 7 c. 4 lett. a) DPR 633/72 il quale testualmente recita: "In deroga al secondo e terzo comma:
a) le prestazioni di servizio relative a beni immobili, comprese le perizie, le prestazioni di agenzia e le prestazioni inerenti alla preparazione e al coordinamento dell'esecuzione dei lavori immobiliari, si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando l'immobile è situato nel territorio stesso;"
Ritengo quindi che l'operazione descritta sia da inquadrare quale prestazione di agenzia relativa a beni immobili e, ai fini dell'assoggettamento IVA, il criterio rilevante è quello dell'ubicazione del bene nel territorio dello Stato.
Di conseguenza l'operazione è da assoggettare ad IVA per cui verranno emesse fatture con applicazione dell'imposta.
Saluti.
 
Riferimento: Compenso di mediazione per affitti turistici

Anche io avevo questo dubbio.
Ma non esiste nessuna legislazione comunitaria che possa derogare all'art. 7 c. 4 lett. a) DPR 633/72?
Di fatto, il servizio inteso come presentazione al cliente dell'abitazione e dei relativi costi viene svolto dalle agenzie ubicate all'estero a clientela estera. I clienti stranieri dopo aver deciso di voler prenotare un'abitazione, pagano l'acconto alle agenzie all'estero le quali, mensilmente, mi versano sul conto corrente in Italia quanto mi spetta.
Io non ho nessun contatto con i clienti stranieri.
Il altre parole io percepisco un % su un servizio che viene svolto completamente all'estero (e che all'estero questo tipo di servizio è inteso esente da IVA).
Grazie in anticipo.
 
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