S
Sergio G.
Ospite
Confermo (sempre che le utenze siano intestate all'impresa, naturalmente)
Ciao
Ciao
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Dovresti aggiornarlo oppure usarne uno alternativo, moderno e sicuro.
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C
Cristina
Ospite
ok grazie di nuovo a tutti...
Ciao ciao
Ciao ciao
S
stefano
Ospite
ho avuto lo stesso problema anch' io con società immobiliari che anticipano per conto del cliente le spese condominiali in base al prospetto redatto dall'amministratore di condominio e ricevono in data sucessiva a quella del pagamento il rimborso. Dopo varie ricerche le mie considerazioni sono le seguenti:
il contratto prevede quale prestazione accessoria il pagamento delle spese condominiali :le spese seguono la prestazione principale e quindi fatturate in base all'art.iva dell'operazione principale.
il contratto non prevede le spese va fatta una fattura ai sensi dell'art.15 a titolo di rimborso di tali spese anche se in effetti l'art.15 andrebbe usato per spese sostenute in nome e per conto del cliente come ad esempio l'imposta di registro pagata dal notaio . Si consideri pero' che se fossero fatturate con iva al 20% o con iva esente avremmo con evitabile conseguenza un volume d'affari superiore a quello effettivamente conseguito e addirittura nel caso di locazione di appartamento civile e quindi riaddebito con iva art .1o (esente) sballerebbe pure il pro-rata.
A conferma di quanto affermato da marco51 sopra un funzionario dell'ufficio iva molto preparato mi ha consigliato di usare l'art.15 che a mio parere va usato anche per il comodato.
il contratto prevede quale prestazione accessoria il pagamento delle spese condominiali :le spese seguono la prestazione principale e quindi fatturate in base all'art.iva dell'operazione principale.
il contratto non prevede le spese va fatta una fattura ai sensi dell'art.15 a titolo di rimborso di tali spese anche se in effetti l'art.15 andrebbe usato per spese sostenute in nome e per conto del cliente come ad esempio l'imposta di registro pagata dal notaio . Si consideri pero' che se fossero fatturate con iva al 20% o con iva esente avremmo con evitabile conseguenza un volume d'affari superiore a quello effettivamente conseguito e addirittura nel caso di locazione di appartamento civile e quindi riaddebito con iva art .1o (esente) sballerebbe pure il pro-rata.
A conferma di quanto affermato da marco51 sopra un funzionario dell'ufficio iva molto preparato mi ha consigliato di usare l'art.15 che a mio parere va usato anche per il comodato.
S
Sergio G.
Ospite
Ok, allora l'impresa si scarica l'IVA sulle utenze senza pagarle....troppo comodo....
L'impresa sostiene un costo proprio in caso di utenze ad essa intestate..se è qualcun altro a pagare quel costo necessariamente il tutto va rifatturato...e se tale riaddebito è "omnicomprensivo", forfettario, l'IVA va al 20%, altrimenti dovrebbe rifatturarsi ciascuna utenza con la sua aliquota, ad es.:
- affitto es. art. 10
- luce IVA 20%
- telefono IVA 20%
e così via...e questo riaddebito non va sul volume d'affari ma a diretto decremento di costi cmq fatturati all'impresa..determinando così un effetto neutrale ai fini IVA..
Ciao
L'impresa sostiene un costo proprio in caso di utenze ad essa intestate..se è qualcun altro a pagare quel costo necessariamente il tutto va rifatturato...e se tale riaddebito è "omnicomprensivo", forfettario, l'IVA va al 20%, altrimenti dovrebbe rifatturarsi ciascuna utenza con la sua aliquota, ad es.:
- affitto es. art. 10
- luce IVA 20%
- telefono IVA 20%
e così via...e questo riaddebito non va sul volume d'affari ma a diretto decremento di costi cmq fatturati all'impresa..determinando così un effetto neutrale ai fini IVA..
Ciao